Gianpaolo Arcobello Varlese – l’InviNato Speciale

 Nato e maturato a Napoli, affinato in quel di Milano dal 1998.

Credo di amare da sempre il vino: da ragazzino ero sempre curioso di chiedere a mio padre, che per lavoro girava tutta la Campania, da dove provenisse il vino contadino che metteva a tavola, e quando mi parlava di qualcosa di nuovo provavo una sensazione di innocente piacere.

Il vino è ricerca.

Il vino è la poesia della terra.

Era la curiosità, il motore che ancora oggi alimenta il mio amore per il vino: amore per i vitigni autoctoni che sono parte della storia di un territorio, per quei vignaioli testardi e fuori dalle mode, per la natura che resta sempre la protagonista indiscussa nel mondo del vino. E al diavolo la chimica e la tecnologia.

 

Daniele Vicari Galanti

Capita spesso, ad ogni essere umano, di innamorarsi.
Ci si può innamorare di qualsiasi cosa, dalle più strane ed impensabili alle più ovvie ed evidenti.
Ebbene, ho sempre amato tutto ciò che è prodotto in natura dalla fermentazione degli zuccheri ovvero l’alcol!
Dai liquori ai distillati, gli alcolici hanno il potere di scatenare in noi sensazioni particolari, tattili o meno.
Quattro anni fa, lavorando come Bartender in un ristorante di Palermo, quest’amore verso gli alcolici si è evoluto, ha cambiato idee, svariate volte, ma è sempre stato curioso di provare nuove emozioni, sensazioni legate al buon bere.
In Particolar modo, assaggiando un Nero d’Avola (che per me era un vino rosso!) di Arianna Occhipinti, Il Siccagno 2015.
La prima cosa che mi rimase impressa furono gli odori che intuivo senza percepire!
Ricordo ancora il sapore di quel vino… ma cosa c’è dietro? come mai risulta così… differente da altri?! Così questo è un NERO D’AVOLA?!
Ho capito di non avere mai assaggiato un vino che possa definirsi tale prima di allora!
Mosso da bramosia di conoscenza mi sono iscritto al corso AIS… E da allora, esattamente da quattro anni, il vino ha cambiato volto.
Non è più un rosso o un bianco ma molto di più!
E’ un pensiero, una storia, una famiglia, un terreno, una metodologia di vinificazione, un Terroir, uno Chef de Cave, un Dégorgement “a’ la volée” o “a’ la glace”, è un Biotipo vinificato in Sicilia piuttosto che in Toscana o in Francia… Il vino è Vita ed è vivo.
E’ un essere vivente e come tale va apprezzato, rispettato, capito.
Ogni sorso varia, ogni sorso ha un emozione differente soprattutto da chi lo sta degustando.
E’ questo ciò che amo del vino: E’ un unione speciale tra pensieri e parole differenti, tra alcune scuole di pensiero e altre.
E’ saper ascoltare ciò che ti vuole trasmettere.

 

Emma Assi

Ricercatrice, sommelier AIS dal 2015 e degustatore ufficiale dal 2016, monzese di nascita e milanese di crescita.

Ingredienti: innata passione per la scienza, desiderio di conoscenza e curiosità per tutto ciò che è esperibile, un irrefrenabile impulso a viaggiare ed ascoltare le storie di vita che le persone hanno da raccontare, amore per il cibo e per il vino e… un ciuccio bagnato nello spumante durante il mio primo capodanno.

Unisci tutti gli ingredienti, ma ogni volta in quantità variabili ed ecco la ricetta adatta per descrivere ciò che ero, sono e sarò.

Anna Gelmetti

“Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico.” È stato Molière a scriverla? Non mi pare importante ma resta il fatto che è in assoluto la frase che meglio mi rappresenta.

 “Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico”.

I libri sono la mia prima passione e anche il mio lavoro, gli amici? indispensabili compagni di viaggio e le buone bottiglie il punto di partenza imprescindibile per diventare finalmente sommelier nel 2015.

Se a questa fortuna aggiungete due splendidi figli, due quadrupedi pelosi a forma di gatto e un po’ di buona musica … avrete il mio ritratto perfetto.

Prosit!

 

 

Vincenzo Liburdi

Nato e cresciuto a Ceccano (Fr), a Milano dal 1999, Sommelier Ais dal 2015.

Sono sempre stato affascinato dal fitto intreccio che c’è tra cultura e natura, amo scoprire tutto il mondo che c’è dietro e dentro un bicchiere di vino.

“Dove c’è il vino, non c’è barbarie”.

Chi lo pensa, produce, vende e presenta. Il vino innanzitutto come prodotto del lavoro dell’uomo nella terra, e poi come generatore di sensazioni, di emozioni sempre nuove.

Con un occhio di riguardo per i viticoltori che in prima linea lavorano le loro vigne, ma anche verso il ruolo insostituibile della natura.

 

 

Cinzia Novara

Fin da piccola ho sempre avuto un palato esigente, qualsiasi piccola variazione che mia madre facesse ai classici piatti, io le dicevo “Ma che cosa hai cambiato? Perché non ha lo stesso sapore?”

E da lì è iniziato un percorso, durante gli anni, volto a conoscere sempre di più profumi, sapori, caratteristiche, preparazione di cui era fatto ogni cibo.

Se poi a del buon cibo, abbiniamo un buon vino, inizia, come io lo definisco, “lo sposalizio dei sensi”, e scopri che non si tratta solo di mangiare e bere, di pura nutrizione, ma di una scoperta delle emozioni che il lavoro di chi ha preparato quel piatto e quel vino, ti danno.

 Decido quindi di approfondire quella che era solo una semplice curiosità, rivolta alla bevanda che faceva impazzire tutti gli dei dell’Antica Grecia, attraverso la frequentazione dei corsi AIS e a Gennaio 2014 divento Sommelier.
 Mi ritrovo così, senza quasi rendermene conto, a intraprendere un sorprendente e meraviglioso viaggio nel mondo dell’enogastronomia.
Maria Laura Giove

 

Sommelier professionista e cuoca a casa mia.

Nata e cresciuta a 365 metri sul livello del mare, a Gioia del Colle, lì dove i Benedettini portarono il Primitivo nel XII secolo. Se io fossi un vino sarei il mio Primitivo.

L’amore per cibo e vino è stato più forte dell’interesse per gli studi in legge. Sognatrice dallo spiccato romanticismo, ho scelto di seguire l’istinto e la curiosità.

“Il vino è di tutti”.

E’ così che sono arrivata a Milano, la città alla quale devo tutto, la mia seconda casa. Un percorso iniziato nella ristorazione, in sala e continuato nel mondo delle enoteche. La mia amata Puglia, la terra nella quale inevitabilmente torno, dove trovo pace e

ispirazione, un luogo del quale non posso fare a meno. La mia vita è fatta di letture, ricerche, viaggi, assaggi e mangiate. Amo il mio mestiere e non potrei farne altro.

Per Appunti di Degustazione mi piace raccontare storie. Parlare delle mie degustazioni vuol dire raccontare storie di uomini, territori, vitigni ed emozioni che dal bicchiere, passando per occhi, naso e bocca arrivano dritte al cuore.

 

 

Stefano Quatrini

Nato a Milano nel 1976, vivente e bevente.

Non ero abituato a tenere in mano un calice. Un giorno ne presi uno e versai del vino. Dal quel giorno non ho più smesso.

Sono goloso e curioso per natura.

Cerco il sorso perfetto e spero sempre che sia quello che devo ancora assaggiare.

Sono diventato sommelier e degustatore ufficiale Ais, mi appassiono ai vini, alle storie intorno ai vini e ai possibili abbinamenti con i cibi. Adoro ricercare l’origine delle cose, indagare sulla storia delle ricette tradizionali e guardo a quelle del futuro con grande appetito.

 

Giovanna Russo

Siciliana ebbra di vita, mi sono impiantata in Lombardia per lavoro non più “s-barbatella”.

Il mio amore per il vino non ha nulla di tramandato, è nato così, d’un tratto, in un pomeriggio d’autunno, assaporando un riesling tra le colline dell’oltrepò pavese. Ricordo ancora l’intensità di quell’incontro; mi confuse al punto che dovetti rifletterci un attimo a mente fredda: lo feci con un rosso da meditazione …

Dopo circa sette anni di degustazioni didattiche e non, visite in cantina e incontri con i produttori, la mia liason con Bacco si è trasformata in un consolidato rapporto di piacere. Per rendere ancora più vivo e ufficiale tale legame, nel 2015 ho conseguito il diploma di sommelier e, a distanza di circa due anni, quello di degustatrice Ais.

A tutt’oggi, alimento la passione continuando a bere con gusto e responsabilità, scrivendo di vini e di vite, di vigne e di vignaioli.

Cantami, o Diva, la grandiosa ricchezza di un piccolo chicco d’uva