In Lombardia si beve bene, non si può negare. Come in tutte le grandi realtà eno-geografiche è facili imbattersi in vinacci di scarso contenuto qualitativo, è vero, ma è altrettanto probabile incrociare vini in grado di emozionare o semplicemente di riscuotere apprezzamento. Go Wine ha organizzato giovedì scorso una serata dedicata ai vini lombardi: non potevamo perderla, quanto meno per la curiosità di provare nuovi assaggi, unita – come sempre – al piacere di riprovare cose già conosciute.

Il Riesling 2013 ha nota minerale permanente e fiera, sprizza energia, ed al naso manifesta nota erbacea di gioventù. La bocca è coriacea, dritta e sfuma in un finale medio lungo.
Il Vaiolet è una bonarda vivace, croatina in purezza. L’iniziale effervescenza alla vista scompare quasi subito, il colore è porpora luminoso. Naso vinoso piacevolmente fragrante, con accenni di ciliegia fresca e rosa. La bocca è quello che ci si aspetta, una sferzata di freschezza e sincerità.
L’azienda di Cazzago San Martino è una piccola realtà a conduzione familiare. Il Nihil dosaggio zero è un blend di chardonnay (85%) e pinot nero: perlage delicato e persistente. Le note aromatiche vertono sui classici glicine e camomilla, pera e melone con qualche accenno di pasticceria. In bocca fornisce una super prestazione: davvero molto secco – come d’altronde un pas dosé dovrebbe essere – al gusto si presaenta nervoso, affilato ma non etereo, persistente e di stoffa. .
Subito dopo provo il Saten: naso lieve e sapido, con una costante nota erbacea; la bocca è fresca, ma non molto espressiva, poiché tergiversa sulla sapidità.
La sorpresa della serata. San Colombano 2012 è ottenuto da barbera e croatina ed affina solo in acciaio, come piace a me; ha un bel colore porpora permeabile che precede il naso franco e diretto, fragrante e gioviale. Fiori freschi e more. Gran bevibilità.
Riserva 2007 contiene anche una piccola percentuale di merlot. Molto diverso dal precedente ha un colore ancora molto vivace, naso scuro di confettura, terra e muschio. Il sorso è elegante, dalla giusta struttura e intensità. Mi piace.
Un nome, una garanzia. Il Sassella 2011 ha naso dritto e fresco, incentrato su aromi di ribes, cioccolato: il gusto è armonico, fedele a quanto percepito all’olfatto.
Nel Riserva La gatta 2010 si percepisce maggiore nota boisé ma il sorso è comunque fresco, agile ed elegante.
Lo Sforzato San Domenico 2009 ha un bel colore rubino acceso, naso leggermente spiritato e di arancia rossa. Il sorso è austero e ricco, particolarmente secco. Il tannino ancora ruggente, necessita di tempo per smussare le spigolature, ma darà grandi soddisfazioni a chi avrà la pazienza – la fortuna – di saperlo aspettare.
Triacca è davvero bravo, sono stato a lavorare nella sua cantina in Toscana e ho avuto modo di provare quasi tutti i suoi vini, non mi ha mai deluso!
Dei valtellinesi trovo eccezionale il valtellina superiore DOCG "Prestigio"