La grande distribuzione spesso – e giustamente – viene demonizzata dai consumatori alla ricerca di bottiglie di vino di pregio o comunque caratteristiche. Quante volte abbiamo sentito “Io non compro mai il vino all’Esselunga! Piuttosto l’aranciata!“?

In genere, in effetti, la grande distribuzione non eccelle per originalità nella scelta dei prodotti da porre sullo scaffale, anche se – per fortuna – vi sono piacevoli eccezioni.
Proprio ieri ce n’è capitata una tra le mani, ed è quella rappresentata dal Barbaresco Terra degli Angeli 2007, prodotto da Fontanabianca.
Granato trasparente che anticipa naso di visciole, carne cruda, violetta. Tannino integrato ben amalgamato alla struttura e acidità che non cede di un passo.
Finale pieno ed appagante. 
Gabriele ed io eravamo sorpresi non solo dalla qualità espressa dal vino ma anche dalle potenziale longevità che ha dimostrato di possedere. 
Un prodotto che potrebbe ancora affinare nelle nostre cantinette ed essere gustato tra qualche anno, senza perdere smalto: la dimostrazione fatta vino che non tutto ciò che si trova sugli scaffali della grande distribuzione va snobbato.