Dopo mille e più richieste da parte della mia dolce metà (che si è fatta ammaliare da vari cannonau al Vinitaly dello scorso anno), e non senza una forte curiosità personale mi decido finalmente ad acquistare una bottiglia di cannonau all’ipermercato per “sondare il terreno”.
In punta di piedi e forte di questa mia lacuna in materia ecco come sono andate le cose.
Scelgo un tulipano intanto.
Mentre stappo e guardo la bottiglia e il liquido rosso scendere nel calice, ho la sensazione che NON sarà un gran vino… non so perché; diciamo “a pelle” ecco.
Ovviamente spero di essere smentito!

Si presenta abbastanza consistente di un bel limpido rosso rubino con riflessi violetti, permeabile, con archetti
Cannonau di Sardegna Riserva 2008
 Sella e Mosca

irregolari e piuttosto veloci.

Ha quasi cinque anni e necessita di essere aperto per tempo; diciamo un’ora prima. Di solito ne verso due calici (dato che siamo in due…) prima del pasto e attendo che si apra.
L’attacco al naso è piacevole su note floreali di viola e, immediatamente dopo, spezie dolci, zenzero, noce moscata, pepe. Segue la frutta fresca, prugna soprattutto, ben integrata con una leggera vanigliatura, lampi di amarena e piccoli frutti rossi sotto spirito.
In bocca freschezza e tannino avvertibile si contendono il sorso. E’ morbido, burroso, caldo e intenso; rimanda all’amarena e frutta sotto spirito. Balsamico e mediamente lungo.
Dopo un pò vengo pervaso dai 14 gradi alcolici e mi resta una piacevole sensazione calda sul petto (piacevole in inverno, non saprei in estate!).
Con cosa l’ho abbinato? Involtini alla messinese, più leggeri di quelli palermitani.
Tutto sommato non me l’aspettavo, mi è piaciuto (senza esagerare) e sono contento di essere stato smentito. E’ un vino dal prezzo abbordabile, abbastanza equilibrato, che comunque merita di essere ricomprato come accompagnamento a secondi piatti di carne non troppo sofisticati.
83/100
Chi ha provato un altro cannonau da consigliare?