“Chissà come gli è venuto in mente”, commentavo con il mio socio.
“Di certo sarà interessante sperimentare abbinamenti così strani.”
Andiamo con ordine.
È mercoledì 2 dicembre e siamo già in via Torino, a Milano; stiamo andando all’Atelier dei Profumi Zeitgeist per un evento piuttosto unico, almeno per quanto mi riguarda.
Un abbinamento sensoriale fra profumi e vini, almeno così recitava il claim.
Rileggete la riga sopra.
Esatto.
I sommelier Matteo Galiano, Ivan Patria e Carla Maienza di TiBevo hanno studiato insieme allo store manager Davide Ferraris e il Team di Zeigeist, le sensazioni olfattive di ciascun profumo e vi hanno affiancato un vino che richiamasse simili note odorose e gustative.
Non so voi ma per me è la prima volta.
L’atelier sembra un luogo di culto della profumeria di alta classe; non sono abituato, è evidente, ma scorgo presto qualcosa che in fin dei conti mi fa sentire più mio agio.
Bottiglie. Bottiglie di vino di diversa tipologia. Dalla bolla al passito, invasione a tutto campo.
Ciascuno dei tre ambienti, due al piano strada e il seminterrato, prevede infatti ben due abbinamenti sensoriali.
Ed ecco le aziende e i vini in degustazione..
La Montina Franciacorta DOCG Saten e Rosè
Cennatoio Chianti Classico Riserva DOCG – O’LEANDRO
Le Cimate Montefalco Sagrantino DOCG
Barattieri Vin Santo passito
La Brugherata Moscato di Scanzo DOCG
Interessante sentire come ad esempio la fragranza di legni aromatici e spezie orientali possa accompagnare egregiamente il Chianti Classico, oppure come le note di miele o di frutta cotta ed esotica si fondano e confondano con Vin Santo e Moscato di Scanso.
Espressioni diverse, intensità a cui non sono avvezzo. Un altro modo per “allargare gli orizzonti”.
E chissà… magari la prossima volta sarò io a consigliare alla mia compagna un profumo da indossare per una serata a due.
Una serata con un buon vino in abbinamento ovviamente.