Avere degli amici è bello, specie se di tanto in tanto ti fanno in dono una bottiglia di un vino fino a quel momento sconosciuto. Succede così, in modo del tutto inaspettato: come un fulmine a ciel sereno o – se preferite un paragone calciofilo – come un veronica di Cristiano Ronaldo al limite dell’area avversaria. La sorpresa è stata rappresentata dal Gamba di Pernice 2013 prodotto dall’azienda agricola Domanda di Calosso, nell’Astigiano. Devo ammettere tutta la mia inesperienza, perché non avevo mai bevuto – a memoria – né un vino DOC Calosso tanto meno proveniente da uve Gamba di Pernice, conosciute anche con il nome di Neretto degli Alteni. Di un bel rubino invitante, profuma di rosa e lampone, con sbuffi speziati leggermente vegetali che, con il passare dei minuti, si tramutano in balsamici. Il sorso è snello, acido e di buon corpo: tannino energico e composto. Senza effetti speciali forzati, ha una bevibilità eccellente: la bottiglia finisce così in fretta che lascia di stucco, come una domanda inaspettata, fatta a bruciapelo.