Appena giunti in azienda non posso non notare il sorriso sincero di Elena Zeni che ci accoglie con le braccia spalancate, pronta a raccontarci la storia di famiglia.
La cantina sorge appena fuori Bardolino, in collina dove si può godere di una splendida vista sul lago di Garda.
Una passione per il vino che parte da lontano proprio da quel 1870 riportato nel logo. Insieme a Fausto e Federica, la quinta generazione, Elena dirige l’azienda familiare rimasta fedele all’impronta originaria, pur con lo sguardo rivolto al futuro, dove si respira un’aria di grande serenità e collaborazione che difficilmente ho ritrovato in altre realtà.
Prodotti tradizionali cui si affiancano vini più moderni come il Chiaretto in anfora o il Bardolino rosso senza solfiti, emblemi entrambi di questo concetto .
Ma non basta. Questa filosofia duale si ripropone durante la visita della cantina di Bardolino dove oltre ad un museo del vino ottimamente realizzato trova posto un progetto innovativo fortemente voluto proprio da Elena.
Galleria Olfattiva
All’interno della bottaia a circa sei metri sotto terra, in un ambiente finemente ristrutturato dove il tempo sembra rallentare quasi fino a fermarsi, la Galleria Olfattiva aggiunge valore all’offerta Zeni regalando momenti personali e di riflessione. Un percorso olfattivo dove tutto concorre ad assopire alcuni sensi al fine di elevare la percezione di altri.
La luce soffusa, la musica in cuffia composta appositamente per questa esperienza, le essenze profumate…
Questa è #GO #GalleriaOlfattiva, il progetto ludico e istruttivo nato dalla collaborazione della Naso Paola Bottai, ormai giunto al terzo anno di vita.
Elena voleva una figura particolare estremamente ricercata che potesse raccontare il vino partendo da una base differente, emozionale, e andasse oltre l’esperienza anche di un esperto/sommelier. Un gioco di sfumature, intrigante e sorprendente.
Il format è presto detto. Ogni anno sono presentati due diversi vini da cui Paola estrapola quattordici aromi, poi riprodotti ciascuno nella propria box olfattiva. Il gioco consiste nel riconoscere i profumi, partendo quindi dalle essenze della Galleria Olfattiva e poi ritrovare il tutto nel calice, nella degustazione successiva.
Se vi state chiedendo com’è andate sappiate che ne ho “azzeccate” la metà con un paio di scivoloni che ci sto ancora pensando…
La vigna e la cantina
Fausto, la guida della Cantina, nonché enologo ed agronomo, porta avanti sia i vini della tradizione sia le novità introdotte dalla generazione attuale.
Ci racconta la cura nel preservare il prodotto, riducendo il più possibile il contatto con l’ossigeno utilizzando l’azoto.
La grande attenzione anche nell’imbottigliamento, quando l’ossigeno presente all’interno delle bottiglie viene espulso prima dell’immissione del vino in bottiglia.
Infine, riallacciandomi a quanto detto prima, ricorda l’impegno ad un uso moderato o quanto più marginale dei solfiti per ottenere un vino che sia “il più naturale possibile”.
L’azienda oggi conta 60 ha in totale, quasi tutti di proprietà per una produzone di circa 1 milione di bottiglie l’anno, di cui il 50% Valpolicella, su 5 Doc. Il 90% della produzione viene da uve autoctone.
Oggi esportano in 40 Paesi nel mondo, sono in espansione su Asia e Cina, in consolidamento in USA, e stanno riaprendo il mercato russo.
I vini
Dico sempre che una bottiglia di vino è specchio del suo produttore. A casa Zeni non si fa eccezione ed è per questo che dal Chiaretto in anfora al Bardolino rosso al Rosè Charmat ho ritrovato la stessa veracità, la medesima “pulizia” della famiglia. Il filo conduttore che unisce vino e uomo in questo caso, è chiaro.
Chiaretto Anfora.
Raccolta a mano, macerazione a freddo e pressatura soffice. Terminata la fermentazione il vino viene travasato in anfora di terracotta con le proprie fecce fini in affinamento per un anno. Molto nitido nei profumi risaltano lavanda, pesca, nota sulfurea. Asciutto al palato anche grazie ad un-ammaliante impronta sapida è il perfetto abbinamento per il gaspacho.
Per la linea FEF (da Fausto, Elena, Federica)
I Filari del Nino rosso. Bardolino Classico 2017
“Senza solfiti” scritto in etichetta, nasce nel lontano 2008. Fantascienza per l’epoca! Figlio del lavoro certosino per preservare l’integrità dei profumi e dei sapori.
Perfetto nella sua espressione fruttata di ciliegia, amarena e chiodi di garofano. Un vino di una pulizia straordinaria. Nessun viraggio. Nessuno scivolone. Appena tannico in chiusura.