Non siamo nemmeno a Settembre e sembra che l’estate al Nord sia, ahimè, quasi finita. A Milano le prime piogge del cambio stagione (ma non manca un mese???) si iniziano già a far vedere.
Questa comunque ve la voglio raccontare così, tanto per ricordarmi l’inizio dell’Estate e farmi venire pure un’ ulcera.
Vacanza. Casa al mare. Giornate infinite trascorse fra nuotate sfiancanti, camminate, corse alla torre saracena dietro la montagna a destra e mille altre attività che naturalmente “aprono il pititto” (FAME , tanta tanta FAME).
Girovagando per la cucina in cerca di cibo come solo un affamato sa fare, a frigo vuoto, inizio ad aprire tutti gli scaffali che mi si parano davanti.
Toh! Un vino…
Dimenticato e impolverato, quasi “ammucciato” (ovvero nascosto) dietro un enorme mucchio di altra roba che probabilmente non verrà mai consumato.
“Gubajr 2005, Nero D’avola di Avanti“
Bho.
Regalato a qualcuno, da chissà chi e per chissà quale evento, ritengo che sia giunto il suo momento. Per la cronaca ho trovato anche un Quercus del 2003 di Principe di Corleone regalato, questa volta lo so, a mia madre per il compleanno…
Apprezzatissimo anche lui 🙂
Ma torniamo a noi. “Sarà buono o no” considerando che lo stoccaggio non è stato propriamente ortodosso?
Il tappo è, stranamente mi viene quasi da dire, integro e non presenta alcun sentore di guasto.
E qui viene il bello.
Rosso mattone permeabile, mediamente scarico ma ancora vivido.
Naso? Urca! Molto ricco… Rosa macerata, muschio, frutta secca, nocciole, tenue bacca di cacao e ancora amarene sotto spirito, terra e china. E non fa legno.
In bocca l’acidità è ancora buona con un tannino ammorbidito dal tempo, di compagnia. Il sorso è più semplice rispetto al naso ma presenta i tratti principali già avvertiti. L’alcol, appena sopra le righe sale un pizzico (ma proprio un pizzico) al naso.
Siamo in estate e sebbene abbia abbinato il Gubajr ad un’invernalissima pasta e fagioli (erano freschi, appena arrivati..che dovevo fare!), servito intorno ai 16 gradi ha fatto egregiamente il suo dovere bilanciando il piatto caldo e regalandomi momenti di freschezza.
Proporzionata la sapidità.
Forse, dico forse lo sento un pelo corto.
Credo di averlo preso per i capelli nel senso che è appena al di là della sua massima espressività ma comunque di soddisfacente fattura, migliorato senz’altro dall’età anche se probabilmente non concepito con questo scopo. Ho torto?
Ah, riprovato a 12 ore di distanza vi ho trovato altri cenni baroleggianti ematico-ferrosi e un migliorato equilibrio alcolico generale. Ottimo davvero, una bella sorpresa!
A voi è mai capitato qualcosa del genere?
Ora scusate devo scappare…
MAMMAAAAA ABBIAMO ALTRE BOTTIGLIE DI VINO ABBANDONATE???