Di Francesco Cannizzaro, Sommelier AIS
 Pinot Nero 2006, Le Fracce

Qualcuno dice che il pinot dell’Oltrepo sia figlio di un dio minore, prodotto massivo del serbatoio nazionale, buono per gli spumanti e la vinificazione in bianco.

Forse è vero, ma certamente non sempre: c’è qualcuno che prova a vinificare in rosso ed ottenere dei buoni risultati, riuscendoci.
Oggi ho provato il pinot nero Le Fracce 2006, acquistato in cantina qualche mese fa e devo dire di essere rimasto complessivamente soddisfatto. Naturalmente non mi aspettavo un vino di vocazione borgognona ma qualcosa di più simile ai più nostrani Pinot neri, come quelli altoatesini o trentini; in effetti la degustazione ha rivelato un prodotto con una propria distinta personalità, un carattere deciso e riconoscibile, pronto ma non per molto ed in grado di regalare soddisfazioni.

Colore intenso e luminoso. Naso pulito, tratto elegante, rimandi a speziature pepate e toni di legno dolci non invasivi; non molto di più. Al Gusto si rivela di pregio, nerboruto ma non più esuberante, con elegante sottotraccia personale: non sovrasta il palato, anzi lo sposa con naturalezza regalando ancora scampoli di acidità. Alcol percepibile ma assolutamente integrato, così come il setoso tannino. Buona la bevibilità ma risente di una persistenza un po’ spicciola incentrata specialmente sulla speziatura.

Consiglio una temperatura di servizio di 14° C.
Limpido rosso rubino, consistente;
al naso è intenso, abbastanza complesso e abbastanza fine; floreale, fruttato, speziato. Note di violette, ribes, toni boisé, scatola di sigari. 
Secco, caldo e morbido, abbastanza fresco, abbastanza tannico, abbastanza sapido.
Di corpo.
Abbastanza equilibrato, abbastanza intenso, abbastanza persistente, fine.
Pronto.
Abbastanza armonico.
76/100