Erano mesi che fissando questa bottiglia mi domandavo quando avrei potuto berla. E su cosa poi.
Una settimana fa circa ho avuto l’illuminazione: risotto con pomodorini, pesto di pistacchi, speck e scaglie di mandorle. Non potevo trovare piatto migliore.Abbinamento superlativo.
Vi consiglio di leggere questo mio post di approfondimento su Nino Barraco dove potete trovare molte informazioni su produzione e modo di concepire il vino.
Il grillo di Barraco è un vino che si ricorda, un vino emozione che parla e racconta, poco a poco, di sé.
Il colore lascia presagire una leggera macerazione sulle bucce.
Limpido, giallo oro, disegna archetti di media consistenza e velocità.
Limpido, giallo oro, disegna archetti di media consistenza e velocità.
Al naso è un’esplosione…intenso complesso e abbastanza fine, va scoperto; banana, ananas e frutta esotica in genere, poi intensa nota eterea, chimica e mineralità a gogo, il tutto ben fuso con la frutta esotica, ma c’è qualcosa in più. Sembra quasi di sentire i lieviti tipici del metodo classico (o champenoise che dir si voglia).
Senza parole.
In bocca è secco, caldo, potente e lungo con una perfetta corrispondenza naso-bocca.
Equilibrato e molto sapido sul finale incita al sorso successivo. E’ un vino che sicuramente evolverà in qualche anno e che andrebbe riscoperto.
Da servire fra 13 e 14 gradi per dischiudere tutti i profumi.
Non darò un voto. Un numero, in questo caso, non esprimerebbe fino in fondo il suo valore.
Personalmente lo trovo speciale ed emozionante.
Grande vino.
Non so con esattezza ma in cantina ampiamente sotto i 20€.
Recensione eccellente, mi è decisamente venuta voglia di scoprirlo.
Aggiungerei forse la fascia di prezzo per apprezzarne meglio rapporto qualità prezzo.