Se pensate che l’avvento di blog/siti/spazi web abbia ampliato a dismisura la quantità di parole spese sul vino, beh, avete ragione. Tuttavia la letteratura di tutto il mondo e di tutti i tempi, nella sua accezione più ampia, ha spesso dedicato parole al vino. Abbiamo selezionato venti citazioni, escludendo quelle in cui ci si imbatte più facilmente, per riflettere un po’, una volta tanto, senza vino in bocca ma con il vino nella mente.
Iniziamo con Omero, che individua nel nettare di Bacco un agevolatore di conversazione:
Vino pazzo che suole spingere anche l’uomo molto saggio a intonare una canzone,
e a ridere di gusto, e lo manda su a danzare,
e lascia sfuggire qualche parola che era meglio tacere.
The Mad Ozzy Osbourne riconosce al vino le qualità ma predilige altro per il rapido raggiungimento dell’estasi:

Il vino è buono ma il whisky è più rapido.
C’è chi riconosce la genialità umana, come Victor Hugo:
Dio aveva fatto soltanto l’acqua ma l’uomo ha fatto il vino! 
Salvador Dalì dimostra di comprendere l’arte della degustazione:
I veri intenditori non bevono vini. Degustano segreti. 
I nostri vicini d’Oltralpe sanno coniugare vino e romanticismo:

Senza pane e senza vino, l’amore non è nulla. 
Proverbio francese





Petronio Arbitro, autore dell’attualissimo Satyricon, individua una sottile vendetta per l’affronto che il vino ci fa:
Il vino ha dunque una vita più lunga della nostra?
Ma noi, fragili creature umane, ci vendicheremo ingoiandolo tutto.
Nel vino è la vita.
Mark Twain disegna con le parole romantiche espressioni:
Immergemmo le nostre anime assetate
nel vino ristoratore del passato.
Emilio Praga preferisce dubitare dell’uomo piuttosto che del vino (e come dargli torto?):
Me lo ha detto il vino, e il vin non erra.
Il poeta futurista Corrado Govoni accosta il vino a sensazioni oniriche:
Ma che ebbrezza può dare il più famoso vino, se a riceverlo dentro
non c’è almeno l’ombra stanca di un sogno?

Eduardo Hughes Galeano sintetizza magica la sensazione che un calice di vino o un bacio possono dare: 
Siamo tutti mortali fino al primo bacio e al secondo bicchiere di vino.
L’attore Jean Carmet ha un profondo spirito pacifista, che esprime così:

La sola arma che tollero, è un cavatappi.

Napoleone Bonaparte escogitava strategie attraverso un calice di pinot nero:
Niente rende il futuro così roseo come il contemplarlo attraverso un bicchiere di Chambertin.
Clifton Kip Fadiman rivela la intrinseca convivialità di una compagnia di buoni bevitori: 
Una bottiglia di vino implica la condivisione; non ho mai incontrato un amante del vino che fosse egoista.
Charles Bukowski scrive in poche parole la relazione fra vigneron e vino:
Alcuni non diventano mai folli. I loro vini devono essere proprio noiosi.
Quando studiava la fermentazione Louis Pasteur ha capito l’essenza del vino:
Una bottiglia di vino contiene più filosofia che tutti i libri del mondo.
Il premio Nobel Alexander Fleming individua i limiti della propria prodigiosa scoperta:
La penicillina guarisce gli uomini, il vino li rende felici.
Il genio Leonardo da Vinci ci svela una connessione interessante:
Et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni.
Sui criteri di valutazione di quello che oggi si chiama hang over, Dean Martin aveva le idee chiare:
Non sei ubriaco se riesci a stare sdraiato a terra senza doverti aggrappare da qualche parte 
Johnny Depp non tiene bene i conti, in compenso ha parecchio autoironia:
Ho dieci tatuaggi, credo. Il più famoso è quello che diceva “Winona forever” di quando ero fidanzato con Winona Ryder. L’ho fatto cambiare in “Wino forever” , che mi sembrava più adatto a me
Infine Hilaire Belloc: anch’egli non ha gran memoria, ma la usa per le cose davvero importanti:
Non ricordo il nome del luogo né quello della ragazza, ma il vino, mio Dio, era uno Chambertin.