Qual è l’idea stereotipata che si ha dei sardi? Persone al primo impatto scostanti, rudi, ferme sulle proprie idee e all’apparenza poco socievoli. Isolani che si fidano poco o niente dei “terrestri” dello Stivale ma che, una volta guadagnata la loro stima, aprono il loro cuore e te lo regalano.
Non so fino a che punto questo luogo comune corrisponda al vero, i sardi non saranno magari espansivi come i cubani e i giamaicani ma l’orgoglio e l’amore per la propria terra restano indiscutibili.
Per il Vermentino sardo invece il discorso è quasi opposto: di certo profondo e complesso ma assolutamente immediato e beverino nella sua ruffianaggine fruttata e ancor più floreale.
L’altra sera però ne ho conosciuto uno chiuso e riservato, lo Sciala 2014 della gallurese Surrau. Lo avevo provato la scorsa estate al Chiringuito Bados, uno speciale ristorantino sull’omonima, bellissima spiaggia nell’olbiese (andateci e proverete l’ineguagliabile piacere di cenare con i piedi nella sabbia) ma il dover rincorrere figli e nipoti emuli notturni di Baywatch mi ha impedito di gustarlo come avrei voluto.
Nella serenità (che eufemismo) di casa mia ho avuto finalmente modo di provarlo. Il primo impatto non è stato dei più socievoli, io cercavo di scoprirlo ma quel bimbo si chiudeva a riccio e mi metteva il muso: al naso avvertivo solo note dure e rocciose, a tratti eteree.
Non ho insistito e, armato di pazienza paterna, l’ho lasciato respirare, ho accarezzato il calice per calibrare la giusta temperatura di servizio e poi ci ho giocato facendolo roteare un pochino.
Le mie piccole attenzioni hanno aperto il cuore del bimbo: mi ha sorriso, mostrandomi note di pompelmo e pesca bianca, immancabili carezze floreali di lavanda e un finale in ex aequo tra mandorla e liquirizia, il tutto condito da una grintosa salinità e una mineralità mai eccessiva.
Un Vermentino dunque non omologato, mai scontato e tutt’altro che piacione, che solo alla fine si allinea agli standard olfattivi del vitigno. Dovete solo dargli il tempo di fidarsi di voi e lui non vi deluderà.