Tra le tante iniziative nate intorno a Expo per promuovere il vino italiano, si è tenuto presso la Villa Reale di Monza il 24 ottobre l’INTERNATIONAL SPARKLING AWARDS – MILAN 1ª EDIZIONE.


Più di 370 aziende hanno partecipato: 112 etichette hanno vinto, dopo aver passato una severa selezione. I premi assegnati corrispondono a
80-85 punti bronze
85-90 punti silver
90-95 punti gold
96-100 punti platinum.
Per quest’anno nessuno ha potuto meritare la medaglia Platinum. 
Alcuni Stati non hanno voluto partecipare o hanno partecipato in maniera poco significativa, tra cui la Francia. Gli organizzatori del premio ritengono che i francesi non amino troppo confrontarsi. I risultanti dei vini italiani confermano infatti la grande qualità ed eccellenza delle nostre bollicine. Io penso che probabilmente vorranno anche stare un po’ alla finestra per vedere quale tipo di risposta, in termini di business e marketing  possa avere questo evento del tutto nuovo.
Abbiamo visto aggirarsi e circondato da fotografi e giornalisti, Zhu Yuhua della Scuderia Ferrari Club di Shangai: motori e bollicine?

Interessante invece è stata la partecipazione di tanti Stati, anche quelli che non si sono poi classificati vincitori, confermando comunque l’interesse e la validità dell’iniziativa, con alcune sorprese e vittorie sorprendenti… tra cui Sud Africa e Danimarca.
Sono state assegnati 21 Gold, 65 Silver e 26 Bronze, risultato che esprime con chiarezza quanto si sia elevata la qualità del prodotto, come sottolinea Luca Martini, miglior Sommelier al mondo nel 2013 e Presidente della Giuria
Non bisogna essere spaventati dal confronto con il temuto Nuovo Mondo. Le nostre capacità e bravura sono sempre perfettamente riconoscibili. Hanno parlato poi anche il Professor Valenti, Fiorenzo Detti Presidente AIS Lombardia, il nuovo Vice-Presidente della Giunta Regionale Lombarda Fabrizio Sala, e Fabio Mondini, delegato Ais Monza e Brianza, curatore della Rassegna Bollicine in Festa a Misinto.
Andiamo quindi in giro alla scoperta di bollicine meno conosciute…

Spier 1692 Signature Méthode Cap Classique 2012 – SILVER
100% Chardonnay – 36 mesi sui lieviti. 
Giallo paglierino, quasi dorato, non particolarmente brillante. 
Naso fragrante e leggermente salmastro. In bocca buona acidità e persistenza, morbidezza bilanciata da una buona sapidità.
Zarea 100 Brut Nature  sans année – BRONZE
100% Chardonnay – 12° vol. – 36 mesi sui lieviti. Dalla Romania  un naso decisamente floreale. Al palato buona cremosità e acidità, con un fondo leggermente amaricante e non troppo persistente.
Skersqgaard Don’s Rosè Brut 2013 – BRONZE 
Chi l’avrebbe mai definita la Danimarca terra di bollicine? Per di più un rosé da vitigni autoctoni? 
Un millesimato che fa 18 mesi sui lieviti. Metodo saigné.
Bel perlage, color salmone. Al naso spicca la fragola e l’anguria che si fa sentire con una nota dolce. Al palato più minerale che fruttato, ma una buona acidità anche se non troppo lungo. 
Difficile reperire informazioni su questo produttore e su questo vino ma sono convinta che non è finita qui…
Castello Bonomi – Franciacorta Docg Extra Brut Lucrezia Etichetta Nera 2013 – SILVER
Va bene un pizzico di esterofilia, senza dimenticare di assaggiare prodotti interessanti come questo Pinot Nero in purezza, 13° vol. Dorato con deliziose pagliuzze rosate, dal perlage fine. 
Pesca e fiori bianchi, camomilla, ma soprattutto banana e nocciola contraddistinguono un naso fine.
Grande freschezza in bocca, fruttato ma anche estremamente cremoso. 
Vigne Surrau Brut Rosé 2011 pas dosé millesimato – BRONZE

Cannonau in purezza! Almeno 16 mesi sui lieviti. Davvero non capita spesso una bollicina di cannonau. Un rosa tenue, non troppo luminoso ma un naso decisamente interessante: intenso, ribes rosso e anche zabajone. Al palato una buona freschezza compensa… la tendenza di questo metodo classico a voler imitare il suo fratello grande rosso: possibile dire che si sente anche un tannino gentile?
Noi siamo già pronti per la seconda edizione e voi?