Alcune storie di vita vissuta che di tanto in tanto si possono sentire – nel mondo del vino come in qualunque altro ambito – catturano l’attenzione dell’ascoltatore non perché narrino di mirabolanti imprese personali o incredibili coincidenze ma semplicemente perché sono Vere, con la “V” maiuscola.
“Vere” sinonimo di “autentiche” ed in fondo non servono prodezze né convergenze del destino per appassionarsi al racconto schietto che Esther Hauser potrebbe farvi di sé: pubblicitaria svizzera in carriera, durante un giro tra le colline marchigiane decide di dare una vera svolta alla propria vita e vi si trasferisce, in quel di Staffolo, nel cuore della produzione di verdicchio.
Esther e la sua famiglia iniziano un percorso di cui ben conoscono l’ardua pendenza, fatto di nuovi impegni, sacrifici e di un mestiere, dopotutto, tutto da imparare.
La filosofia però è subito chiara: continuare a coltivare montepulciano, impiego minimo di prodotti chimici e tanto rispetto per la natura; le produzioni sono numericamente limitate, non più di seimila bottiglie all’anno e trovarne una non è facile. Ma a Esther, laggiù a Staffolo, non importa: il richiamo della natura e dell’Adriatico che si può scorgere in lontananza, deve essere stato più forte di ogni cosa.
Il Cupo 2007 si presenta abbastanza limpido, rosso granato, riflessi aranciati, presenta particelle da residuo tannico polimerizzato; è impenetrabile, cupo come il nome che porta.
Importante consistenza a testimonianza di una ottima concentrazione glicerica ed alcolica, naso intenso di frutta a polpa nera in confettura, pot-pourri, vaniglia e spezie pungenti, lavanda, fico secco, bacche di cacao, china, nota ematica e sbuffi balsamici.
Gusto quasi masticabile, robusto, buona corrispondenza gusto olfattiva, frutto integrato nella struttura; la freschezza non eccelle eppure l’ impronta sapida è di rilievo. Persistente ed intenso, l’alcol pur notevole si integra nella trama strutturata. Finale piacevole. Espressione forte e pulita di come deve essere un montepulciano. Consiglio di stapparlo con almeno un’ora di anticipo e decantarlo.
Gusto quasi masticabile, robusto, buona corrispondenza gusto olfattiva, frutto integrato nella struttura; la freschezza non eccelle eppure l’ impronta sapida è di rilievo. Persistente ed intenso, l’alcol pur notevole si integra nella trama strutturata. Finale piacevole. Espressione forte e pulita di come deve essere un montepulciano. Consiglio di stapparlo con almeno un’ora di anticipo e decantarlo.
Abbinamento ideale con formaggi stagionati o brasati impegnativi: la struttura importante non vi deluderà.