La sensazione è che ci troviamo davanti a un bivio: nulla sarà come prima. Con la presentazione della Milano Wine Week, in conferenza ci siamo accertati che le ambizioni degli organizzatori sono inferiori solo alla voglia di cominciare. D’altronde Luciano Ferraro, uno dei padri dell’evento, non si è nascosto:

Sfateremo la leggenda secondo la quale non è possibile fare un grande evento a Milano.

Palazzo Bovara, Milano, 13 settembre. Federico Gordini guarda la sala gremita e gongola. Presenta la sua creatura, quella Wine Week che già anni fa pronosticava, quell’evento comune, collettivo che a Milano manca(va). Ha riunito un comitato di eccezione, presieduto da Luciano Ferraro e composto da Daniele Cernilli, Andrea Grignaffini, Pier Bergonzi, Gigi Brozzoni e Antonio Paolini. Li ha convinti sulla bontà del progetto e gli ha dato forma. E ha giocato su più tavoli, come un raffinato scacchista: ha trattato con le istituzioni, con i consorzi, con i punti retail grandi e piccoli in città, con le cantine. Ha puntato lo sguardo alle startup, alle nuove realtà,  ha tessuto una tela estesa e profondamente radicata nel territorio milanese, e per rendersene conto basta guardare il programma della settimana.

La Milano Wine Week si candida a entrare a pieno titolo nel calendario delle grandi settimane tematiche milanesi. L’edizione 0 avrà di certo qualche punto scoperto, anche perché è stata organizzata in tempi relativamente brevi. Ma sarà lo stesso un momento spartiacque: un giorno tutti parleranno della celebre prima edizione della Milano Wine Week. Si dirà: io c’ero.

Il programma

Saranno sette giorni eccezionali, anzi otto. Perché l’evento partirà con una preview sabato 6 ottobre, in Piazza Tre Torri in City Life: un flash mob con migliaia di persone pronte a brindare con le bollicine delle cantine aderenti all’Istituto Trentodoc. Si parte alla grande, insomma! Palazzo Bovara sarà il crocevia della manifestazione e ospiterà degustazioni, masterclass e presentazioni.  Tutta la città sarà coinvolta con eventi day by day, momenti di degustazione guidata o di abbinamento cibo/vino: il programma completo è disponibile qui. Tra gli appuntamenti da non perdere ricordiamo il 7 e l’8 ottobre, i giorni della settima edizione di Bottiglie Aperte, quest’anno nella nuova location di Superstudio più in Via Tortona: oltre novecento etichette e tante novità, tra cui un focus dedicato allo champagne e un’area food tutta nuova.

Martedì 9 sarà la giornata dedicata alla prima edizione del Milano Wine Business Forum, un progetto che ci piace molto. Cento tra produttori, manager, divulgatori dell’enomondo si confronteranno su cinque temi fondamentali: innovazione, finanza e credito, internazionalizzazione, comunicazione e innovazione dei sistemi di vendita. I documenti prodotti dalla discussione dei cinque temi saranno consegnati al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Non conosciamo ancora i cento nomi che formano il forum e ci stiamo già chiedendo… chi ci sarà?!

Mercoledì 10 si terrà un convegno realizzato da ALMA – Scuola internazionale di cucina italiana dedicato al futuro delle professioni di sala. Nel pomeriggio a Palazzo Bovara andrà in scena lo SpiritodiVino Day.

Gli amanti delle bollicine aspetteranno con ansia giovedì 11, il giorno del Consorzio Franciacorta, con il Festival Franciacorta ancora a Palazzo Bovara e una degustazione presso il Brian & Barry Building di Piazza San Babila. Venerdì 12 protagonista sarà FISAR con l’evento Fermento, dalle 15 alle 21 nel cortile di Palazzo Bovara e nella medesima sede la festa per i novanta anni del Corriere Vinicolo.

Sabato 13 ci sarà un assaggio di ViVite, il Festival del vino cooperativo in programma a Milano 17 e 18 novembre: prima un convegno sul ruolo della cooperazione nel mondo vinicolo italiano seguito da un walk around tasting dei vini di fascia alta delle principali cantine cooperative italiane.

Domenica 14 infine si presenta al pubblico la Guida essenziale ai vini d’Italia 2019 del Doctorwine Daniele Cernilli, come di consueto all’Hotel Principe di Savoia.

In chiusura, una nostra idea, visto che lo spirito innovativo della MWW già ci pervade: per le edizioni future perché non creare un spazio di confronto per la nuova comunicazione? Una arena dove giornalisti, blogger e influencer possono confrontarsi in diretta social e proporre nuove idee o riflessioni. Chissà cosa potrebbe venirne fuori…

Ci vediamo alla Milano Wine Week amici. Sarà bellissimo.