Architettura e vino hanno molto in comune. Quindi non mi sembra affatto peregrina l’idea di accostarli in una bella serata milanese.
Lo spunto è una mostra fotografica, organizzata da Modulnova lo scorso 10 ottobre, che ha presentato otto tra le più belle cantine italiane realizzate da “archistar”, perfettamente integrate nel territorio in cui sono state realizzate. Ogni cantina è presente con alcuni vini rappresentativi del territorio stesso.
Chi fa vino, ama la terra, ama il territorio e ne sente profondamente il legame. Dunque mi sembra inevitabile che sia data grande importanza alla progettazione del luogo dove l’uva diventa il “fuoco di Bacco”.
Ma forse c’è di più: così come un buon progetto ha bisogno di buone fondamenta, buoni materiali, buona tecnica e pratica e ovviamente di un buon architetto, la realizzazione di un buon vino ha bisogno di buon terreno, vigne sane, efficaci pratiche di cantina e – ovviamente – di un buon agronomo ed enologo.
Presenti diverse cantine da nord a sud, anche se la Toscana ha predominato. Ho trovato interessante anche la datazione dei diversi progetti e i nomi degli architetti, quasi tutti italiani, molti dei quali famosissimi in tutto il mondo.tecnica e pratica e ovviamente di un buon architetto, la realizzazione di un buon vino ha bisogno di buon terreno, vigne sane, efficaci pratiche di cantina e – ovviamente – di un buon agronomo ed enologo.
Progetti nati tutti intorno agli anni duemila, che spiega l’interesse verso la realizzazione di cantine non più intese come soli luoghi di lavoro, stoccaggio, ma simboli, luoghi di incontro, architetture fra cielo e terra, tra uomo e natura.
Così, come tanti buoni progetti, gli assaggi della serata non hanno tradito le aspettative. Non descriverò i colori dei vini assaggiati: l’illuminazione non era certamente la più adatta.
Ecco alcuni dei vini presenti in degustazione:
Ammiraglia Frescobaldi – Architetti Piero Sartogo e Nathalie Grenon 2011
Maremma Toscana Syrah DOC Ammiraglia 2013 – 100% syrah, 14° vol. – 24 mesi in barrique nuove e 12 mesi di affinamento in bottiglia. Una grande intensità olfattiva per questo vino che mi è piaciuto molto. Un guizzo di pepe nero, un onda balsamica si accompagnano a un profumo di rosa schiacciata e una leggera affumicatura. L’ingresso in bocca, parte dall’inchiostro per stemperarsi in una succosa prugna rossa, un tannino davvero ben gestito, un gusto rotondo, pieno che occupa il palato. Uno di quei vini per cui ti faresti fuori l’intera bottiglia da solo.
Cantina Tramin – Architetto Werner Tscholl 2010 – Presenti due vini: Gewurztraminer Sudtirol – Alto Adige DOC Selida 2016 e
Alto Adige Doc Stoan 2015 – 65% chardonnay, 20% sauvignon, 10% pinot bianco, 5% gewurztraminer, 14° vol. – Un gran bel naso, complesso e aromatico: sembra di sentire tutti i vitigni, composti in un’unica armonia: le note minerali del sauvignon, la nota dolce e fruttata dello chardonnay, l’eleganza del pinot bianco e l’aromaticità de gewurztraminer. Anche in bocca grande intensità e lunghezza, con un’ottima corrispondenza gusto-olfattiva. Un vino molto interessante che sicuramente sa offrire una gamma di abbinamenti con il cibo interminabili.
– Architetto Mario Botta 2003 (per me in assoluto una delle più belle cantine) – Presente con due vini: Suvereto DOCG Hebo 2015 e
Toscana Rosso IGT Petra 2016 – Merlot e Cabernet Sauvignon, 14° vol. – 18 mesi in barrique di 1° passaggio. Al naso petali di viola essicata, pout-pourri, una punta di rabarbaro, un tostato che parte da una sfumatura leggermente fumé per virare su una nota più dolce. In bocca morbido e rotondo, accompagnato da una freschezza inusuale per un rosso per quanto giovane, buona persistenza, ancora fiore e una piacevole punta piccantina.
Tenute Lunelli – Carapace – Architetto Arnaldo Pomodoro 2012 (un’altra realizzazione davvero speciale!) – Presenti con due vini: Montefalco Rosso DOC Ziggurat 2014 e
Montefalco Sagrantino DOCG Caparace 2012 – 100% sagrantino, 14,5° vol. – 24 mesi in botte grande e minimo 12 mesi di affinamento in bottiglia – Liquerizia, piccoli frutti neri come mora e mirtillo ma anche un po’ della dolcezza di confettura di prugna e un impalpabile sentore di cuoio. Una perfetta corrispondenza gusto-olfattiva, intensità e persistenza in un equilibrio che combina potenza e gusto.
Vite colte – Terre da vino – Architetto Gianni Amaudo 2000
Barbera d’Asti DOCG Superiore La luna e i falò 2015 – 100% Barbera, 14° vol. – 12 mesi di affinamento. Un naso dolce, intenso, di frutta matura, quasi di confettura, con degli sbuffi speziati di cannella. Grande equilibrio in bocca, un gusto pieno, fresco e sapido. Un sorso davvero molto piacevole.
Presenti alla serata anche altre cantine con una buona selezione di vini:
Rocca di Frassinello – Renzo Piano Building Workshop 2007, con Maremma Toscana DOC Ornello 2014 e Maremma Toscana DOC Rocca di Frassinello 2013
Feudi di San Gregorio – Architetto Studio ZitoMori 2004 – Presente con il Taurasi DOCG 2013.
Cantina Antinori – Architetto Marco Casamonti – Studio Archea Associati 2012 – Presente con il Chianti Classico DOCG Gran Selezione Badia a Passignano 2012.
Una bella brochure, davvero interessante, illustra le opere architettoniche.
Concludo con la frase che invece apre la brochure; scrive Baudelaire:
“Bere del vino è bere del genio”.
Niente di più vero…