Io la chiamo “Riunione di redazione riservata agli amministratori del blog“. Gabriele la chiama, la interpreta e la mette in pista con un altro nome. Che suona più o meno così: “aperitivocenawhiskino e facciamo quattro chiacchiere. Magari parliamo anche del blog“.
Dal cilindro tira fuori uno spumante che non avevamo mai provato, Alperegis 2009 Pas Dosé di Rotari. Siamo curiosi, non solo perché è inedito ai nostri palati ma soprattutto perché sembra che Rotari abbia puntato molto su questo prodotto, ottenuto da chardonnay selezionato affinato per sessanta mesi sui lieviti.
Le bollicine italiane ambiziose, a volte, tendono a imitare effervescenze d’Oltralpe più prestigiose: non c’è niente di male ma non sempre ottengono buoni risultati.
Alperegis non scopiazza, non ne ha l’intenzione e anzi: sembra dire a chi lo beve “Eccomi sono qua, sono il Re delle Alpi. Versante italiano“. La bollicina è fine, non troppo veloce in fase ascensionale.
I profumi sono un po’ timidi, ma di certo suadenti. Pasticceria fine e cipria e crema e brioche e scorza di agrume. E il sorso? Niente verticalità esasperate, niente vertigini: acidità sì, ma con simmetria. Denso, morbido: velluto più che rasoio. E lunghezza da star. Anzi da Re.