Se ne è andato martedì scorso a 93 anni Jean Valenti, uno dei padri fondatori dell’Associazione Italiana Sommelier, che aveva fondato nel 1965 insieme a Gianfranco Botti, Leonardo Guerra ed Ernesto Rossi. Figura storica legata al ristorante Savini di Milano, Jean ha partecipato attivamente alle iniziative dell’associazione praticamente fino all’ultimo, senza far mancare l’instancabile entusiasmo per il vino che caratterizzato tutta la sua carriera. Tutti i winelover, sommelier e non, gli devono qualcosa: perché è stato un visionario, perché ha dato dignità ad una professione in un momento storico in cui persino gli addetti ai lavori non sapevano cosa facesse esattamente un sommelier. Grazie Jean: il prossimo calice buono lo dedichiamo a te.
AppuntiNews del 7 ottobre
Anche questa settimana Appunti di degustazione raccoglie le notizie più interessanti e divertenti della settimana, per rimanere aggiornati in ambito food & wine. Eccole le nostre AppuntiNews!
Ciao, Jean
Un libro per Giacomo Tachis
Si intitola Giacomo Tachis e la luce di Galileo ed è un volume scritto da Cesare Pillon, Paolo Panerai e Tommaso Ciuffoletti e ripercorre il percorso del grande enologo scomparso lo scorso febbraio, papà di alcuni totem italiani come Tignanello, Solaia, Sassicaia. Il libro sarà in presentazione il 13 ottobre a Milano, al Palazzo Ralph Lauren.
Quando il vino riporta alla legalità
C’era una volta in un piccolo paesino siciliano una vasta area di quasi trecento ettari. Era bellissima ma aveva un piccolo problema: era controllata dalla mafia. Confiscata alla criminalità e consegnata lo scorso maggio al consorzio Sviluppo e legalità di Polizia Generosa, nel Palermitano, Feudo Verbumcaudo è finalmente tornato a rappresentare un simbolo di diritto e riscatto, con la prima “vendemmia della legalità”.
Ad essere vendemmiato anche il vigneto Placido Rizzotto, intitolato al sindacalista rapito e ucciso da Cosa nostra nel marzo del 1948. L’area delinea anche la nuova frontiera della sperimentazione: l’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia, infatti, ha realizzato su una porzione del fondo la Banca del germoplasma viticolo siciliano, impiantando un vigneto sperimentale che ospita una trentina di varietà autoctone. Queste varietà verranno testate in collaborazione con alcune aziende del settore, per verificare le potenzialità produttive e di mercato.
Il cantiniere che viene dal futuro
Si posiziona sul collo della bottiglia, registra i dati relativi alla conservazione (temperatura, raggi UV ed inclinazione) ed è munito di dispositivi di anticontraffazione e antirefilling. Stiamo parlando di Wenda, uno strumento sviluppato da una start-up italiana che attraverso una app racconterà al consumatore tutto ciò che c’è da sapere sulla bottiglia ove è applicato. Wenda, come un vero cantiniere, racconterà la storia dell’azienda, i processi produttivi, i consigli per l’abbinamento e tutta una serie di informazioni per la tutela del consumatore. Il dispositivo avrà un costo di cinque euro e potrà monitorare la bottiglia per ben cinque anni. Il futuro sta arrivando, molto velocemente!