Qualche volta ci piace frequentare quelle zone dell’enomondo che confinano con le food experience, specie se queste aprono scenari inediti e di qualità, individuabili in nuovi prodotti che accedono al mercato. Amiamo indovinare a quale pubblico si rivolgono, carpire la genesi del prodotto, intuire le idee che lo hanno generato e infine prevedere se avrà successo. Ci piacciono le sfide e più l’idea è innovativa più ci stuzzica farne parte, in qualche modo.
È il caso della presentazione di Ulidea, un nuovo dressing nato da una ricetta di Alfio Ghezzi, chef di Locanda Margon, il ristorante di Ravina di proprietà della famiglia Lunelli.
Certo non vi è alcun bisogno che vi spieghi chi sono e cosa fanno i Lunelli e se anche non ci siete stati personalmente potete facilmente immaginare la filosofia che contraddistingue il ristorante: le parole d’ordine sono eccellenza e sperimentazione.
Alfio Ghezzi e Matteo Lunelli |
Con questo spirito Alfio ha ideato Ulidea, una creazione che sembra provenire dal futuro e alla quale ha abbinato un claim rapido e diretto: il piacere in frammenti.
Sì perché Ulidea è un esaltatore di profumi e pietanze a base di olive nere frammentate, leggermente essiccate. Non olive qualsiasi ma quelle selezionate accuratamente da Agraria Riva del Garda, la cooperativa che con ottanta soci ed oltre 1200 conferitori locali ha raggiunto livelli di efficienza aziendale invidiabili.
Se ne è parlato a Milano lo scorso 29 ottobre al Ristorante Larte: e non se n’è parlato e basta, badate bene: quale migliore dimostrazione si può dare sulla bontà di un prodotto se non la sua applicazione concreta, addirittura con l’interpretazione autentica dell’ideatore?
Alfio Ghezzi e lo chef del Larte Gennaro Immobile hanno proposto infatti dei piatti in cui Ulidea era protagonista senza eccessi, come è giusto che sia per un prodotto di questo tipo, ma concorrendo in modo sostanziale alle peculiarità delle pietanze presentate.
Alla presenza di Matteo Lunelli, presidente Cantine Ferrari, di Giorgio Planchenstainer e Massimo Fia – rispettivamente presidente e direttore della cooperativa Agraria Riva del Garda – e di un buon numero di giornalisti e blogger, la cena di presentazione aveva lo scopo di dimostrare gli utilizzi di Ulidea nelle preparazioni culinarie, dove un tocco di creatività è necessario per esaltare una pietanza o una verdura.
Vi starete chiedendo come si presenta questo prodotto: ebbene Ulidea ha consistenza granulosa ma non asciutta. Non è un paté, non è una crema: è semplicemente… Ulidea! È una scommessa, non c’è dubbio, ma ben ponderata: in Ulidea coesistono la visione di una nuova cucina d’autore attraverso l’eccellenza del territorio trentino. I piatti dei due chef sono stati accompagnati – ça va sans dire – da spumanti Ferrari.