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Oggi voglio tornare alle origini.
Mi viene in mente una ricetta gustosissima per conquistare anche i palati più esigenti; una fatta con pochissimi ingredienti però, perlopiù poveri e di facilissima reperibilità, che affonda le radici nella tradizione popolare.
Mi viene in mente una ricetta gustosissima per conquistare anche i palati più esigenti; una fatta con pochissimi ingredienti però, perlopiù poveri e di facilissima reperibilità, che affonda le radici nella tradizione popolare.
Chi l’ha detto che bisogna giocare fare l’Executive Chef per mangiar bene?
Ho scelto un evergreen estivo della Sicilia occidentale, che mai e poi mai può mancare durante le assolate giornate di Agosto. Altrimenti non è Estate.
E allora Busiate al pesto trapanese per tutti e passa la paura!
Solo pochi cenni sulle busiate e poi a faticare in cucina.
La “busiata” è un formato di pasta della tradizione gastronomica trapanese, tipicamente fatta in casa, dalla forma arrotolata. Prende il nome dal “buso”, un ramo dell’arbusto ampelodesmo che cresce spontaneo in quella zona, su cui appunto si attorciglia per ricavarne la caratteristica forma.
La ricetta prevede quindi la “busiata” come formato classico ma essendo di difficile reperibilità, tranne a Trapani, si potrebbe optare su linguine o strozzapreti ( si, quelli altoatesini, per via della forma simile). Basta che siano di qualità!
Gli ingredienti poi rappresentano l’abc della cucina mediterranea.
Pomodori freschi, aglio, basilico, mandorle, olio EVO ( tosto mi raccomando!), sale e pepe.
Niente di più, niente di meno.
Niente di più, niente di meno.
Il procedimento? Banale!
Frullate il tutto con il robot da cucina, pestando o tritando qualche mandorla a parte per un effetto croccante in più. Formaggio grattugiato a piacere, o se vi sentite particolarmente meridionali, “muddica atturrata” (pangrattato abbrustolito in padella ) secondo gusto.
E buon appetito!
Ma, aspetta…
Un buon piatto senza vino è come un’auto da corsa senza ruote… Avverti che manca qualcosa per un’esperienza completa…
Il Muller di Mezzacorona si esprime al naso con tenui sentori vegetali aromatici che pian piano virano su erbe officinali e frutta secca. Capirete che il quartetto con mandorle e basilico è più che azzeccato; acidità bilanciata, morbidezza e leggera sapidità conducono verso un finale piacevole e intenso.
Ah, mi raccomando, non esagerate con l’aglio…