Italian Sommelier è un azienda padovana che si propone di fare da tramite fra produttori e consumatori nel rispetto della qualità e senza altri intermediari. Sul loro sito http://www.italiansommelier.it si legge che importano personalmente, dopo attenta selezione, più di duecento etichette fra vini italiani e francesi. Mi incuriosisce conoscere in dettaglio, e provare magari, qualcuno di questi vini.
Fin qui bene ma già visto.
Italian Sommelier però è andata oltre e dal 2012 produce tre etichette sotto il nome di Ca’ del Sole
Solo uve Glera 100% coltivate su ripidi declivi di 300-400 metri nel territorio di Conegliano Valdobbiadene per due prosecchi extra dry (normale e superiore) e un brut millesimato metodo Martinotti.

Due righe sul prosecco, anzi, sul glera sono d’obbligo a questo punto… Già, perché nel 2009 il nome del vitigno venne cambiato, appunto, in glera per differenziarlo dal vino, tutelando così i prodotti ottenuti nell’ambito della denominazione.
Spiego il trucchetto: prima di tale modifica chiunque producesse vino con uve prosecco, anche in altre parti del mondo, poteva riportare la dicitura “Prosecco” in etichetta; con il cambio di nome la menzione “Prosecco” sarà consentita per i soli vini prodotti all’interno della DOCG o DOC, tutti gli altri dovranno apporre la dicitura “glera”.
Il Glera viene coltivato nell’area di Conegliano sin dal Quindicesimo secolo, ma la prima menzione ufficiale scritta con il nome di prosecco è datata 1773. Tuttavia l’origine territoriale del vitigno non è veneta ma probabilmente istriana: le analisi del DNA hanno dimostrato, inoltre, che il Glera è parente stretto della Vitovska. In Italia il vitigno ha contraddistinto, e continua a farlo, le produzioni di Veneto e Friuli Venezia Giulia: a lungo considerato uno scialbo vinello da aperitivo, i prosecco stanno risalendo rapidamente la scala qualitativa, grazie soprattutto a numerosi produttori che, stanchi di produzioni massive, hanno implementato una serie di tecniche di coltivazione votate alla qualità.

Abbiamo ricevuto queste tre bottiglie per avere un nostro parere in merito.

La lineup dei due prosecchi e il brut sullo sfondo

Ora… sebbene non sia proprio un amante di questa categoria, lo dico con schiettezza, sono molto contento e non voglio farmi sfuggire l’occasione di provare qualcosa di nuovo.
Ognuno poi trarrà le proprie conclusioni, come sempre.

  
Detto questo, pensavo di postare la recensione di ciascuna bottiglia durante l’arco di questa metà luglio / inizio agosto, per accompagnare aperitivi e stemperare alcuni momenti “caldi” della giornata.
Work in progress.
Bene. Questa puntata la dedichiamo al classico Prosecco doc Extra Dry di Ca’ del Sole; il primo da sinistra in foto.

Due amici sommelier e altrettanti commensali esperti hanno partecipato a questa degustazione che ci trova di comune accordo. 

Va servito ben freddo, da frigorifero va benissimo, in tulipani o calici stile Franciacorta. Il colore è un tenue giallo paglierino non troppo intenso e si presenta con una schiuma soffice e spumosa, abbastanza fine e persistente.
Al naso spiccano pera e mela verde su erbe di montagna, gardenia  e sfondo mieloso evanescente.
In bocca è beverino, snello, fragrante e piacione; scende facilmente e si avverte un gusto simile a quanto già annusato. L’alcol, 11.5 gradi alcolici, è integrato e bilanciato nel sorso così come la sapidità che sostiene questa morbidezza generale che non è troppo invadente. Manca soltanto di uno spunto acido più marcato che non avrebbe guastato; nonostante la morbidezza, come ho detto, la beva risulta equilibrata. 
Una sapidità più marcata sul finale allunga il sorso e l’esperienza generale lasciando un gradevole retrogusto fruttato non troppo dolce.

Che dire ancora? Fa il suo dovere, non c’è dubbio, ed è stato degno apripista, insieme ad emmental, olandese  e olive, di un pranzo da Re a base di costata di manzo alla griglia. 
Davvero niente male e si porta via al prezzo super popolare di 6,70€ presso http://www.comunianvini.it
Sono quasi impaziente di provare gli altri due… restate sintonizzati!