Le vigne in pendenza di Alfio Mozzi
Le vigne in pendenza di Alfio Mozzi

Siamo in Valtellina, nella pregiata sottozona Sassella, nel comune di Castione Andevenno in provincia di Sondrio, nella zona conosciuta localmente come “Grisoni”.

Fin dall’inizio del Seicento, dei vini qui prodotti si parla benissimo.
Il diplomatico e geografo Svizzero Johann Guler von Weinech,  della Valtellina, scriveva:
“…s’innalza una collina rocciosa e soleggiata, ma fertile di vino, detta Grisoni; essa produce il vino migliore e più squisito di tutta la valle…”

La teleferica, strumento essenziale nella viticultura eroica
La teleferica, strumento essenziale nella viticultura eroica

Arrivo in Cantina in una bellissima giornata di sole primaverile, col cielo azzurro e un bel tepore nell’aria.
Alfio Mozzi mi sta già aspettando, ai piedi di quella ripida salita verticale che lui chiama vigna. 

Alfio è nato qui, e qui ha iniziato a respirare vino fin da bambino, mentre scorrazzava fra vigneti scoscesi e terrazzamenti, aiutando gli adulti in vigna e in cantina.


Le vigne appartengono alla sua famiglia da generazioni e se prima conferiva il vino ottenuto ad altri produttori del luogo, in seguito Alfio, intraprendendo un percorso che negli anni lo ha portato a dedicarsi completamente all’attività, ha ultimato anche l’ultimo tratto, imbottigliando e commercializzando il vino per proprio conto.


La Valtellina di oggi è una realtà molto importante nel panorama enologico italiano: vengono prodotti vini di altissima qualità utilizzando il Nebbiolo, che qui viene chiamato Chiavennasca, il Nebbiolo di montagna.
La Valtellina ha alcune particolarità geologiche, geografiche e climatiche che la rendono unica.

Sperone di roccia, usato come base del terrazzamento
Sperone di roccia, usato come base del terrazzamento


Le vigne spesso sono state letteralmente create sulla montagna, realizzando terrazzamenti su rocce scoscese sostenuti da muretti a secco e riempiti con la terra trasportata dalla valle, frutto di un lavoro di decenni, incredibilmente complesso e difficile.
È una delle poche valli alpine che si estende da ovest a est: il versante montuoso esposto a sud offre la massima esposizione al sole, che lo irraggia dall’alba al tramonto in maniera diretta, raggiungendo temperature molto più elevate in confronto alle altre
zone europee e italiane con la medesima latitudine.

Le Opunzie, fichi d'India fra le viti
Le Opunzie, fichi d’India fra le viti

A riprova di questo, anche l’Opunzia, una specie di Fichi d’India, ha trovato qui il suo habitat naturale e si può trovare sui terrazzamenti più rocciosi e caldi.

E infatti in alto, in mezzo ai filari di viti, sopra uno spuntone roccioso affiorante, ecco le piccole pale di Opunzia e, sulla sommità di ognuna, dei piccoli Fichi d’India colorati che richiamano alla mente immagini siciliane, di Fichi d’India con sullo sfondo il mare e seduto su un muretto a secco, un siciliano con coppola e maranzano.

Alfio Mozzi
Alfio Mozzi

Invece qui c’è Alfio, che però ricorda anche un po’ quei siciliani silenziosi, riservati, che parlano solo quando hanno qualcosa d’importante da dire.
Da oltre dieci anni non usa più fertilizzanti nei vigneti, e da quasi dieci Alfio ha smesso di ricorrere ad erbicidi riscontrando fogliame, fioritura e grappoli molto più ricchi sulle viti.

La fermentazione parte spontaneamente con lieviti indigeni e viene svolta in acciaio e vetroresina, con rimontaggi per circa tre settimane.
Anche la fermentazione malolattica parte da sola nella primavera successiva.
La produzione è di circa quindicimila bottiglie in totale.

Enzo in vigna
Enzo in vigna


Lo stile di Alfio Mozzi.
Prima di passare alla degustazione, voglio spendere due parole sullo stile dei vini di Alfio Mozzi, soprattutto per quel che riguarda lo Sforzato.

I suoi vini sono netti, precisi, puliti, autentici come lui, sulla linea dell’eleganza rigorosa, tutta giocata sulle fragranze di frutto non troppo maturo ma potente, sulle spezie, l’acidità e il tannino leggero come talco, cipria.

Con lo Sforzato,  Alfio non segue la moda che vede diventare lo Sforzato, in alcune versioni di altre cantine, un vino morbido, piacione, opulento.

Eleganza suprema, equilibrio e freschezza che non tolgono intensità alla potenza del vitigno, agli aromi speziati, ma li esaltano in un sorso sempre dinamico, mai appiattito e sempre appagante. 

I tre vini prodotti da Alfio
I tre vini prodotti da Alfio

Passiamo ora alla degustazione dei tre vini prodotti da Alfio Mozzi.

Sassella “Grisone” Valtellina Superiore Docg 2017
Quando la freschezza e l’eleganza si incontrano, col beneplacito del pepe nero e la ciliegia.
Il tannino presente concorre con l’acidità a rendere la beva succosa, assassina.
Gran bel  vino, ed  è “solo” il suo vino meno prestigioso, un biglietto da visita di tutto rispetto.
Brillante.

Sassella “Grisone” Riserva Valtellina Superiore  Docg 2017
Immaginate di avere davanti un elegante cestino di piccoli frutti rossi, more, ribes, lampone e anche ciliegia, e nello stesso cestino, spezie come pepe nero, corteccia di china, cannella e liquirizia che li circondano come una corona.
Qualche caramella all’anice e all’eucalipto completa il cestino.

Ora avvicinate il naso al cestino, ancora un po’, ancora più vicino, ed ecco, questo è quello che sentireste annusando un calice di questo vino.
In bocca è molto elegante, armonioso, complesso ed equilibrato, leggermente sapido.
Il finale balsamico e leggermente amarognolo, conferisce al vino una persistenza lunga, lunghissima.
Goloso.

Lo Sforzato
Lo Sforzato

Sforzato di Valtellina Docg  2016
Le uve usate per lo Sforzato riposano per tre mesi in fruttaia, asciugandosi e concentrando i sentori.
Dopo la spremitura e la fermentazione spontanea, il vino affina per due anni in botti di legno.

Nel calice ha un bellissimo colore rosso rubino, molto luminoso, al naso soprattutto prugna matura e amarene, fiori rossi appassiti, pepe, ginepro e balsamico, mentolato.
In bocca è potente, avvolgente, eppure resta elegante, minerale, fresco; sentori di cacao e tabacco, tannini sottili e ben integrati conferiscono una struttura muscolosa ma di grande finezza, di classe elevata.

Chiama a sé il Bitto e i pizzoccheri, la bresaola, come complemento naturale, in perfetta simbiosi.
Un vino preciso, ben definito, che non esce mai dai confini dell’eleganza.
Splendido.
Evoè!

Enzo e Alfio in degustazione
Enzo e Alfio in degustazione