L‘incidenza del web sulla società mondiale è sotto gli occhi di tutti, e non servirà riepilogarvi quanto e come internet influenzi sempre di più e sempre più spesso le abitudini e i costumi in ogni aspetto della nostra vita.

Google da questo punta di vista rappresenta uno strumento straordinario, perché è un testimone analitico delle tendenze mondiali, una cartina tornasole di prodigiosa utilità. Ovviamente i dati vanno interpretati e analizzati contestualizzando cum grano salis: la statistica è materia da interpretare con attenzione, ce lo diceva anche Trilussa:

Sai ched’è la statistica? È ’na cosa che serve pe’ fa’ un conto in generale de la gente che nasce, che sta male, che more, che va in carcere e che sposa. Ma pe’ me la statistica curiosa è dove c’entra la percentuale, pe’ via che, lì, la media è sempre eguale puro co’ la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno secondo le statistiche d’adesso risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra ne le spese tue, t’entra ne la statistica lo stesso perché c’è un antro che ne magna due.

I dati forniti in questo articolo si riferiscono ai termini che hanno registrato l’aumento di ricerca maggiore rispetto all’anno precedente, desunti alla data del 17 dicembre.

Le classifiche generali del 2017

Curiosando tra i dati forniti da Google trend, si può verificare, per esempio, che il personaggio con il maggior picco di ricerca in Italia è stata Nadia Toffa, che precede Gigio Donnarumma, particolarmente ricercato in questa fase finale di 2017. Al terzo posto lo scomparso Nicky Hayden e al quarto l’indimenticabile Paolo Villaggio.

La ricetta che ha registrato l’aumento di ricerca maggiore in Italia è quella del migliaccio napoletano, seguita da un’altra mia debolezza: la carbonara. La meta vacanze più gettonata è stata la Sicilia, poi la Grecia e la Sardegna.

Il significato più ricercato è stato quello per ipocondriaco, seguito da mannaggia e una nuova entrata, musicale e sorprendente: Despacito.

Fra le domande più digitate Google Trend rivela che al primo posto c’è “perché la Catalogna vuole l’indipendenza“, e un allarmante “perché fischiano le orecchie“.

Il trend sul vino 

Torniamo agli argomenti più enologici. La regione che più di tutte ha fatto ricerche in Italia sul vino in proporzione al totale delle ricerche è la Val d’Aosta, seguita dalla Toscana e dal Veneto. Complimenti ai nostri amici valdostani!

Alla data in cui vi scrivo, la query più digitata su Google in tema vino è “vino rosso Ancona“, seguita da “vino rosso del Vulture“.

L’argomento correlato che ha registrato l’aumento di ricerca maggiore è Arneis, con un bel +200%. Devo dire che la cosa non mi sorprende e potrebbe significare un interesse maggiore degli utenti a saperne di più sul bianco di Langa.

La curiosità sui nuovi vitigni sembra essere quello che spinge di più gli internauti: al secondo posto di questa classifica ce n’è un altro, meno noto ai più ma in grande ascesa: la passerina, che registra un +90%, seguito da un più conosciuto Trebbiano. Al quinto posto l’attenzione si sposta su altri argomenti che hanno pur sempre a che fare col vino: il calice.

Uno sguardo all’estero

Lo Sherry è il vino più ricercato su Google nel mondo. Al secondo posto una sorpresa: il Montepulciano e al quinto posto un altro italiano in ascesa: il Cortese di Gavi.

Tra i paesi esteri Barolo ha avuta la massima impennata a Malta e subito dopo da un trittico di paesi emergenti, in tema di consumi: Danimarca, Svizzera e Norvegia.

Le tendenze regionali

In Lombardia l’argomento correlato al vino con il miglior trend è stato syrah, poi chardonnay e Montefalco. In Veneto c’è stato un boom per la barbera e il gewürztraminer, ma segnalo al terzo posto la ricerca di “Agricoltura biodinamica“.

Vi sorprende sapere che il Piemonte è la regione che cercato più spesso la parola sommelier? Torino batte tutti: supera in questa particolare ricerca anche Milano e Roma. Forse è ancora più impensato che la regione che ha cercato più spesso la parola vendemmia è stata la Calabria, con un picco tra il 3 e il 9 settembre.

Il Veneto è la regione italiana nella quale si è cercato di più la parola solfiti, seguita da Emilia Romagna e Lombardia. Ultima regione a cercare solfiti su Google è stata la Calabria.

In Lombardia il termine più ricercato in ambito vino è stato Falanghina: +350%! Il vitigno campano precede Valpolicella Ripasso e Sangiovese, entrambi con un 140% in più rispetto al 2016. Tra le query più digitate in Lombardia troviamo “vino Bellone” e un curioso “come aprire una bottiglia senza cavatappi“.

Concludiamo con il dato regionale su “vino biologico“: in Italia a volerne sapere di più rispetto al 2016 sono stati gli umbri, seguiti dai lombardi e dai veneti: l’Umbria si conferma ancora una volta regione verde, attenta alle tematiche naturali.

Amici di Parole di vino, le ultime parole che vi riserviamo in questo articolo sono Buone Feste! Personalmente auguro a tutti voi giorni di serenità, e di riflessione.

Buon vino a tutti!