Se il mondo è bello perché è vario, il mondo del vino è meraviglioso perché è sterminatamente vasto e indiscutibilmente soggettivo.
Rosso, bianco, bollicine, dolci, vini giovani, invecchiati, legno sì legno no, macerati e col fondo: si potrebbe andare avanti fino al ventitreesimo secolo. Aggiungiamo a ciò anche il fondamentale ingrediente del gusto personale e arriveremo alla conclusione che tutto È il contrario di tutto, e nulla è mai scontato.
In un tale marasma opinativo una delle più ricorrenti diatribe vede chi stravede per i vitigni aromatici e chi invece li evita come la peste. Lungi dal decretarne un vincitore, sarebbe curioso far provare a entrambe le fazioni un vino che potrebbe invece riconciliarle: la Malvasia triestina della famiglia Nicolini.
Produttori fortemente legati alla propria terra, i Nicolini producono solo vini da uve locali, vinificandole in purezza. Gli interventi in cantina sono ridotti all’osso e ogni annata racconta vini sempre diversi: è lei l’unica a decidere come sarà il vino, non di certo l’uomo.
Tanta era la curiosità di provare vini da uve ai più sconosciute (me compreso), la Piccola Nera su tutte: all’ultima rassegna de La Terra Trema Eugenio Nicolini, figlio di Giorgio, ha presentato solo la sua Malvasia 2015.
Affinata in acciaio e vetro, si è presentata alla vista con il classico giallo paglierino abbellito da gradevoli riflessi verdognoli, per poi continuare sulla stessa scia cromatica con un naso fresco e piacevolmente alpino, su note di alloro ed eucalipto.
All’assaggio questa malvasia non è per nulla piaciona. La sua aromaticità è di certo percepibile ma non ostentata, al contrario valorizza gli altri profumi, ed ecco dunque affiorare la pesca bianca e litchi, ma anche fiori gialli e melone bianco, completando così un sorso sì verticale ma pulito e ampio.
Il colpo di coda è caratterizzato da una radice di liquirizia che stuzzica il palato e la curiosità, facendo da ponte al nuovo assaggio.
Un vino democratico ed equilibrato, piacevole e al contempo complesso, che metterà tutti d’accordo, sulla sua bontà e sulle piccole/grandi questioni aromatiche.