Anche questa settimana Appunti di degustazione raccoglie le notizie più interessanti e divertenti della settimana, per rimanere aggiornati in ambito food & wine. Eccole le nostre AppuntiNews!
Italia & Cina, nel nome del Made in Italy

Si chiama  “9/9 wine-wine” ed è l’iniziativa con la quale il colosso Alibaba, numero uno dell’e-commerce in Cina con 430 milioni di utenti, si impegna a promuovere e a tutelare il vino e tutte le eccellenze italiane del cibo Made in Italy. L’accordo, firmato dal premier Matteo Renzi e dal patron Jack Ma fa seguito agli accordi presi durante l’ultimo Vinitaly e prevede la partecipazione con un ruolo da protagonista dell’Italia alla giornata del vino su Alibaba, prevista proprio per il 9 settembre. 
Non solo promozione ma anche tutela: è stata istituita, infatti, una task force operativa dell’Ispettorato repressione frodi allo scopo di cercare quotidianamente su Alibaba i prodotti contraffatti e segnalarli.
Alibaba si impegna a rimuovere le inserzioni entro tre giorni e a informare i venditori delle violazioni alle leggi italiane. Contestualmente Alibaba si attiverà per la promozione di momenti di educazione dei venditori e dei consumatori, sull’importanza delle indicazioni geografiche alimentari.
Quando il vino disinfetta
I fedeli di Salvitelle, in provincia di Salerno, ogni anno sono stati protagonisti di una gara davvero speciale: partendo dalla cima del Monte Serra San Giacomo, a più di 900 metri sul livello del mare, si sfidano infatti correndo a piedi nudi tra alberi, rovi e sentieri per raggiungere e baciare la statua di San Sebastiano Martire. I concorrenti, di solito una trentina, senza limiti di età e rigorosamente residenti a Salvitelle, possono contare al termine della gara su un rimedio benefico: immergono infatti i piedi feriti in tinozze piene… di vino paesano! 
La scorsa settimana la tradizione si è ripetuta, perché di vera e propria tradizione si tratta: già nel 1791 i pastori di Salvitelle, infatti, sfidavano i fucilieri francesi dell’esercito borbonico in una corsa tra i sentieri riportando – a quanto riferiscono le cronache – sempre trionfali vittorie. Sarà perché non volevano dividere il vino con i francesi?!
Sul tetto del mondo
Non è andata bene come l’anno scorso, in termini quantitativi, ma il crollo della produzione francese consente all’Italia di fregiarsi anche per quest’anno del titolo di primo produttore di vino mondiale. Se le stime di Unione Italiana Vini e dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare verranno confermate si produrranno quest’anno 48,5 milioni di ettolitri, contro i 42,9 della Francia, i 43 della Spagna ed i 9 milioni della Germania. 
Un dato incoraggiante, che si contrappone a quello meno positivo del calo del consumo interno: nel giro di un quadriennio i consumatori di bevande alcoliche sono diminuiti dal 65% al 61%, assestandosi attorno ai 32 milioni di unità. È diminuita anche la frequenza tra i bevitori, con un consumo settimanale inferiore alle 4 occasioni. Si beve meno, ma si beve meglio, si dirà. Ma sarà vero?

I più i birraioli? I lombardi!
In occasione della Milano Beer Week, in programma dal 12 al 18 settembre, la Coldiretti ha diffuso dei dati interessanti sul consumo di birra: la regione con più bevitori è la Lombardia, con oltre quattro milioni di persone, tendenza in aumento rispetto all’anno precedente. Merito anche dei 170 micro birrifici e dei 10 birrifici industriali presenti in regione.
Il resto d’Italia non è così “birroso”: il consumo pro capite è di circa 29 litri l’anno, tra i più bassi in Europa. 
Italiani, ma insomma! Come diceva Renzo Arbore in un vecchio spot degli anni ottanta: meditate gente e… bevete più birra! 

Buon compleanno, Montepulciano!
Il Consorzio del Vino Nobile, in collaborazione con la Fondazione Qualivita, ha organizzato per il 7 e 8 ottobre prossimi una grande festa per celebrare i 50 anni di DOC del Vino Nobile di Montepulciano, decretata il 12 luglio 1966. Nell’occasione saranno inaugurati i nuovi locali del Consorzio, ristrutturati con il contributo dei produttori e che vanterà la presenza dell’enoliteca, destinata ad ospitare non solo tutti i vini delle aziende di Montepulciano, ma anche i prodotti tipici di qualità del territorio. Un traguardo importante, per un’eccellenza italiana.
Centomila e uno, centomila e due, centomila e tre. Aggiudicato!
I collezionisti di tutto il mondo si ritrovano oggi e domani a New York per dare inizio alla stagione delle aste da urlo targate Sotheby’s: si comincia con la collezione privata di John Brincko, composta da 400 lotti, per un valore complessivo stimato vicino ai 1,4 milioni di dollari. I nomi succulenti sono i soliti noti: ben 85 lotti del Domaine de la Romanée-Conti, molti dei quali nelle casse originali, che da soli compongono circa la metà del valore dell’asta. A questi si aggiungono La Tâche (1971-2011), Montrachet (2005 e 1988-2011) e Richebourg (1971-2011).
Successivamente altre due aste saranno protagoniste, composte da non meno di 1.200 lotti, vicine a un valore complessivo stimato tra gli 1,2 e gli 1,9 milioni di dollari. Anche in questo caso i martelli batteranno più forte per i grandissimi di Borgogna e Bordeaux: DRC, Chevalier Montrachet (1995-2004), Bâtard Montrachet (1992-2004), Armand Rousseau (1995-2003) Haut Brion (1966-2009), Lafite (1929-2009), Margaux (1970-2009), Mouton Rothschild (1959-2009) e Latour (1964-2009).
Qualcuno di voi, per caso, partecipa?