In che cosa eccelle l’Italia? Tra le prime risposte che istintivamente si possono dare citiamo moda, arte, design. Calcio, ahinoi, non più. Ma cibo e design, altroché! siamo ancora al top, non ce n’è. Si mettano il cuore in pace francesi ed orientali. 

Ma allora perché non unire le eccellenze del nostro Paese in un progetto, magari itinerante? Deve averci pensato Paola Barzanò quando ha creato Di che pasta siamo, un’idea in collaborazione con Boffi Cucine che raggruppa produttori di eccellenza dell’enogastronomia e del design italiano e che ha già fatto tappa a Milano, Zurigo, Londra, Milano, Los Angeles, New York, Roma, Berlino.

Giovedì 3 marzo siamo stati invitati ad una serata speciale Di che pasta siamo nella nuova sede di DePadova in via Santa Cecilia 7 a Milano. Ad accoglierci Isabella Cantarelli di Villa Angarano, azienda vitivinicola di Bassano del Grappa, nella zona più a est della DOC Breganze: Isabella ci ha illustrato il concept dell’evento, basato sulla condivisione dei migliori valori italiani e messi a disposizione di gourmet, designer, architetti, giornalisti, ristoratori, importatori e rivenditori di vino. Una specie di #personedivino Live! insomma! 

L’idea funziona senza dubbio e per più di una ragione: intanto il valore assoluto dei prodotti presentati dai partners: si va dal prosciutto Levi di San Daniele al celebre Illy Caffè, dal pastificio Cavalieri al pistacchio Scalavecchia di Bronte. Ce n’è per tutti i gusti. E poi questo format permette il collegamento tra categorie di persone che normalmente non hanno rapporti professionali, accomunati dall’amore per il cibo ed il buon vino.
All’evento ha cucinato per noi con i prodotti dei diversi partner, Vittorio Fusari, chef del Ristorante stellato Michelin Al Pont de Ferr di Milano. Non vorrei suscitare inutili invidie ma… devo dirvi che era tutto delizioso! Menzione speciale per i tocchetti di parmigiano reggiano del Consorzio Vacche rosse.
Tra i vini in degustazione mi è piaciuto Quare di Angarano, un cabernet sauvignon, di notevole potenza ed espressività. Niente da fare, noi Italiani siamo fatti di pasta sopraffina e quando davvero vogliamo eccellere, almeno nel cibo e nel design, non siamo secondi a nessuno. Prosit!