I bianchi altoatesini esercitano sempre un fascino sottile tra i winelovers. Sottile ed irresistibile, a giudicare dai numerosi appassionati giunti al Westin Palace Hotel per un pomeriggio organizzato da AIS Milano dedicato ai tre vitigni protagonisti indiscussi del territorio. La disposizione dei banchi suggeriva un naturale ordine di degustazione e noi ci siamo attenuti all’originaria sequenza, iniziando dal delicato pinot bianco, proseguendo con il profumato sauvignon per concludere con i più aromatici gewürztraminer.
Ecco alcuni assaggi, alcuni vini da segnare nella propria to drink list:  

Pinot bianco 

Moriz 2014 Cantina Tramin 

Si veste di giallo paglierino tenue. Al naso ha profilo burroso seguito da nota leggermente – e piacevolmente – agrumata. In seconda battuta emergono note di frutta secca e lampi vegetali, che ritroviamo nel sorso lineare e riconoscibile. Finale senza sussulti o cedimenti. 

Vorberg Riserva 2012 Cantina di Terlano
Pinot bianco di personalità caratterizzato da naso silvestre, quasi resinoso, cui fanno sponda precisi ritorni floreali e lime. Il sorso è molto espressivo, rotondo e sapido, notevole la corrispondenza gusto olfattiva. In questo vino carattere e bevibilità vanno perfettamente a braccetto. 

Sauvignon 
De Silva 2014 Peter Sölva 
Il colore giallo paglierino anticipa un impianto olfattivo estremamente vegetale, qualificato senza dubbio dai sentori tipici varietali quali bosso e foglia di pomodoro, ma in grado di spaziare anche su note di zagara e frutto della passione. In bocca ha una acidità spiazzante e mineralità caratteristica, binomio che lo rendono beverino e di grande piacevolezza.

Turmhof 2014 Tiefenbrunner 

Un sauvignon forse un po’ interlocutorio. L’anima, anche all’esame olfattivo, è molto minerale ed in seguito il sorso ce lo confermerà. Si percepisce una carezza di frutta esotica molto tenue, di pari passo con i sentori varietali. L’assaggio è sapido – come dicevamo – e non troppo esuberante e complesso, con finale leggermente amaro.

Sauvignon 2014 Abbazia Novacella  
Il colore giallo è molto invitante, luminoso, fiero. I profumi sono molto fini, con nota di pompelmo agrumato, pesca gialla sciroppata, canditi a contorno di un aggraziato profilo erbaceo. La bocca è agile e dinamica, di grande appagamento sensoriale: la disposizione in bocca è pressoché perfetta, come perfetto è il senso di pulizia che il lungo finale lascia al palato. Un piccolo, grande vino.

Gewürztraminer


Puntay 2013 Erste Neue

Il giallo che lo veste è paglierino intenso, quasi dorato. I profumi virano molto sui toni floreali, petali di rosa e cannella, con un percettibile accenno affumicato che lo caratterizza parecchio. Al palato è morbido e fluido, più secco che sapido ed il lungo finale lo premia.  
Feld 2013 Armin Kobler
L’essenza del gewürztraminer fuori dagli schemi: pur mantenendo la trama aromatica che gli è propria, costruita sui tipici sentori di rosa, litchi e salvia, manifesta ulteriore fine complessità e – badate bene – senza eccessi. L’analisi olfattiva più attenta, infatti, rivela un inaspettato cenno balsamico e tocchi di spezia dolce davvero particolari. Coerente è il sorso, giustamente servito ad una temperatura non troppo bassa: agile come piace a me senza concedere nulla alla banalità, ha una traccia materica, tridimensionale, croccante ma non grassa. Equilibrato ed intensamente piacevole.