Vistorta è una piccola località del Friuli inserita nella tenuta agricola di proprietà della famiglia Brandolini.
Parliamo di 220 ettari coltivati che Brandino Brandolini ha iniziato a riqualificare dagli anni ’80 su modello francese incentrando il focus su un unico vino di livello superiore: il Vistorta DOC Grave del Friuli appunto.


Vediamo com’è…

Bello alla vista, di un rosso granato acceso ancora giovane e lucente, si presenta consistente.
Al naso l’attacco è incentrato su spezie dolci quali noce moscata e chiodi di garofano dapprima, poi frutta a bacca rossa matura, poi ancora frutta secca di mandorla e nocciole. Leggera nota vanigliata e cenni di liquirizia completano il quadro olfattivo.
Una bella progressione non c’è che dire.
In bocca è carnoso, dal tannino morbido. L’acidità si apre poco alla volta insinuandosi fra le dolci note speziate del morbido tannino e la piacevole sensazione salina appagante. 
Ottima la corrispondenza gusto-olfattiva.
Intenso e persistente mi appaga molto l’eleganza del sorso e l’equilibrio fra le parti; ciascun elemento, ciascuna sensazione dice la sua, senza alzare mai la voce, secondo uno spartito che scorre armonioso.
Tappo piuttosto intriso, quasi fino alla sommità
Fra il pronto e il maturo, penso mi abbia regalato il massimo o giù di lì.

Il Merlot viene bene in Friuli…

Unica nota stonata (se così si può dire) rappresentata dal tappo che, sebbene lungo, è quasi completamente intriso di vino.
Segno di una non perfetta conservazione?