Quanti vermentino avete bevuto quest’anno? E da dove provenivano? Probabilmente molti di voi risponderanno Sardegna, qualcuno potrebbe dire Toscana e qualcun altro Liguria. E fra questi ultimi molti potrebbero aver bevuto il Colli di Luni Etichetta Nera 2016 di Lunae, una bottiglia che mi è stata regalata qualche giorno fa e che ho provato con grande soddisfazione.
Il vermentino è un vitigno eclettico, e diffuso anche in Spagna e in Francia nelle zone del Languedoc-Roussillon dove è chiamato Malvoisie à Gros Grains. In Italia ha sinonimi famosi, come il pigato (ancora in Liguria) o la favorita (in Langhe e Roero), con risultati a volte molto differenti.
In Sardegna dà spesso vini di grande corpo e buona gradazione alcolica, mentre in Toscana i sentori mediterranei sono di frequente sostituiti da note agrumate e di mandorla.
Proprio per la sua diffusione il vermentino, in generale, è uno di quei vini che non vai a cercare a tutti i costi, che hai visto mille volte e per il quale pensi “prima o poi lo proverò”. Ma come sempre sosteniamo qui a Parole di vino, il winelover deve essere curioso come un gatto e non deve dare nulla per scontato: Etichetta Nera, infatti, è appagante, con una propria personalità fiera, intensamente vario, sapido di roccia e di mare, dritto il giusto e giusto è anche il corpo.
L’alcol è ben presente, certo, ma la freschezza in opposizione innerva il sorso e lo rende scattante: il gusto è impreziosito da ritorni di macchia mediterranea e dalle immancabili erbe aromatiche. Si presta bene ad accompagnare pesce, anche saporito e condito da sughi, e carni bianche.
Un vino di territorio, di manico e di gusto. #segnatevelo.