Vendemmiare al mattino sulle colline di Casteggio infonde grande rispetto per chi lavora bene, con fatica e passione. Ottima idea arrivare alla manifestazione nelle prime ore di pomeriggio di una bellissima giornata di sole settembrino. I produttori, non ancora assediati dalla calca, hanno voglia di raccontare, spiegare il loro modo di intendere il vino, la loro filosofia di produzione.
Quando ascolti un produttore parlare del proprio vino, facendoti riconoscere il profumo di marasca, ricordando quando da piccolo scappava per andare a rubare le ciliegie… beh ecco capisci che quello non è solamente un vino, ma il suo vino. È un vino che ha un’anima, una storia e di questo mi sono soffermata a parlare con qualche produttore.
Aggiungete la fatica di essere riconosciuti nel proprio lavoro… perché le bollicine sono sempre meglio quelle della Franciacorta, la Barbera meglio quella piemontese e il Riesling è sempre meglio quello alsaziano. Ma questi produttori hanno voglia di lavorare bene e di lamentarsi poco. La passione è tutto.
Campo del Marrone 2012 – OP Barbera Doc – 100% Barbera – Per questo vino le follature, durante la fermentazione, sono manuali e giornaliere. Rubino brillante, profumo intenso di viola, cuoio e pepe. Buon equilibro e persistenza, esce la ciliegia. Ottimo con carne rossa.
Possessione di Vergombera 2014 – Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc – 100% Croatina – Le uve vengono fatte fermentare in un vinificatore speciale dove vengono effettuati rimontaggi e rotture di cappello senza ausilii meccanici. Colore rubino con sfumature porpora. Intenso profumo di piccoli frutti rossi, spiccano le fragoline di bosco. In bocca un tannino vellutato, un sapore morbido, fragoline ma anche ciliegia. Perfetto per un Salame di Varzi, tanto per restare in zona.
Castello di Stefanago – Riesling San Rocco |
Di questa azienda, condotta secondo i metodi dell’agricoltura biologica, assaggio:
Provincia di Pavia – Riesling San Rocco – IGP Bianco – 100% Riesling Renano.
Una piccola verticale: parto dal 2012, proseguo con il 2011 e arrivo al 2010. La botte di acacia reca a questi vini una morbidezza che si fa apprezzare in tutti e tre, un gusto rotondo, sapido, che si percepisce comunque in tutte le annate; il 2010 è il più minerale e rende inconfondibile il sapore del Riesling. Ma tutti e tre mi hanno convinto per la loro eleganza e finezza. Da abbinare a una bella aragosta.
Pinot nero – Metodo classico Brut Rosè Ancestrale – VSQ Rosato Metodo Classico – 100% Pinot Nero.
Avevo già assaggiato l’Ancestrale, il riassaggio lo premia ancora. Complesso ed elegante, molto aromatico. Si presente di una bel rosa cerasuolo con un profumo invitante di rosa, leggermente fruttato. In bocca la frutta prevale leggermente sui fiori. Mi piace molto e personalmente lo abbinerei a tutto. Interessantissimo anche il Castellare, ottimo Cabernet Sauvignon. Per chi poi ama la birra, le etichette sembrano un invito a cui è difficile resistere. Ne prendo tre per mio figlio.
Bella giornata, grazie Oltrepò!