Lo chardonnay è probabilmente il vitigno internazionale più famoso al mondo. Dove lo metti là cresce, si dice in giro. Sarà pur vero, ma il fatto che si adatti a molteplici terroir non significa certo che il vino prodotto sarà per forza di qualità.
L’enologia non è matematica, è amore, passione, competenza.
L’enologia non è matematica, è amore, passione, competenza.
Doti che di certo non mancano a Roberto Ceraudo, deus ex machina dell’Azienda Dattilo, un agriturismo che è una perla incastonata nelle colline crotonesi, in quel di Strongoli. All’interno dell’agriturismo, tra i primi a praticare l’agricoltura biologica in Calabria, troviamo un ristorante tra i migliori della regione e una batteria di vini di produzione propria che racchiudono tradizione e tecniche moderne, territorio e internazionalità.
Passeggiando tra i filari di Ceraudo ci si imbatte in numerose varietà di viti: dal mantonico al cabernet, dal pecorello allo chardonnay. E chardonnay in purezza è proprio questo Imyr 2011, che riposa sei mesi in botti di rovere francese, senza per fortuna risultare mai ciccione o marmellatone.
Oro brillante nel calice, disegna archetti fitti e irregolari, molto probabilmente dovuti alla gradazione alcolica importante, 14%. L’impatto olfattivo è intenso, Imyr sfoggia infatti al naso una forte personalità e possiamo dire senza ombra di dubbio che…sì, è franco! Vaniglia e banana la fanno da padroni “muscolosi”, supportati da una leggera presenza di lievito che aleggia nello spartito dei profumi.
La corrispondenza gusto olfattiva è altresì impeccabile, con un plus di albicocca e mela cotogna. Non lasciatevi ingannare però, la beva però non ne risente, perché i muscoli e le note dolci di cui sopra sono egregiamente sorretti e snelliti da una piacevole sfumatura vegetale e da una freschezza ancora viva. Imyr è un vino che piacerà a tutti, internazionali e autoctoni, esperti e neofiti, uomini e donne. Ma qualora in enoteca doveste trovare uno qualsiasi dei vini di Dattilo, acquistatelo senza esitazione, non ve ne pentirete.
Degustato e descritto da Gianpaolo, l’InVinato Speciale.