La famiglia Curto affonda le sue radici vinicole e agricole già dalla metà del 1600.
Oggi, e ormai da qualche decennio, gli sforzi sono concentrati sul vitigno principe del Ragusano, il Nero d’Avola, che rappresenta l’eccellenza isolana sicuramente più nota e tipica.

E’ soprattutto qui, infatti, che è possibile trovare antichi vigneti di Calabrese (il vero nome del Nero d’Avola) di 30-40 anni e più, coltivati ad alberello; un patrimonio antico che grazie alla passione dei vignaioli e alle moderne tecniche di vinificazione ci regala vini di particolare pregio.

Una serata informale fra amici è stata l’occasione giusta per provare due prodotti Curto.

L’Ikano 2010 è un blend di Nero d’Avola e Merlot.

Rosso rubino con tenui riflessi porpora rivela una balsamicità che ricorda una pineta; successivamente si avvertono distinte note di terra bagnata, salvia, radici e sottobosco.
Sorso rustico al principio, corpulento e di sostanza che si ingentilisce sul finale su toni di liquirizia. Il tannino è piacevole conferendo nel complesso i tipici tratti di un vino piacione.
Lievemente baroleggiante si perde ahimè soprattutto sul finale mostrandosi soltanto mediamente lungo. Pur tuttavia non rispettando le aspettative fino in fondo, questa sua piacevolezza e l’immediatezza al palato regalano una buona bevibilità che non può non conquistare durante il pasto.


Il Fontanelle 2009 Doc Eloro da Nero d’Avola 100%, è invece il vino di punta della casa, dal Cru Fontanelle. Occorre un po’ di tempo per aprirsi ma si mostra sempre molto sibillino con un naso meno esplicito.
Amarena, ciliegia sotto spirito e leggerissima tostatura vanigliata su radici si alternano il quadro olfattivo.

La bocca è decisamente fresca ed equilibrata, anche nella componente alcolica. Tannini addomesticati ma vibranti, sapidità buona e medio lunga persistenza conferiscono i tipici tratti di un vino maturo che, forse andava gustato prima.
In generale il sorso è convincente e pieno quasi fino in fondo; poi decade in una sinusoide altalenante, ora ricca, ora no.

Sono vini che bevuti al momento giusto e alla giusta temperatura fanno il loro dovere di accompagnamento al cibo.

A proposito, in abbinamento per entrambi vedo benissimo un gustosissimo secondo piatto siciliano, valido sia in estate che in inverno: salsiccia rustica di maiale al sugo di pomodoro con le patate e spolverata di parmigiano. Una leccornia da gustare calda o fredda secondo il gusto personale o, appunto, la stagione.
Buon appetito!

www.curto.it

Ah sì, la lineup della serata.
Interessante il prosecco Motus Vitae…