Siamo in provincia di Ragusa, a Vittoria esattamente. Zona tipica delle uve Frappato è anche il territorio dell’unica DOCG siciliana il Cerasuolo di Vittoria, blend di uve autoctone Nero d’Avola e, appunto, Frappato.
Giusto per dire, li ho presi entrambi al supermercato della “S” lunga.
In estate ho avuto modo di provare lo Zagra di Valle dell’Acate, Grillo molto meritevole di recensione, e mi ero ripromesso di provare qualcos’altro non appena possible.
Limpido rosso rubino con riflessi violacei e poco consistente è un vino che va bevuto giovane.
Giusto il tempo di preparare una vellutata di champignon ed è subito pronto.
All’olfatto si trova quasi esclusivamente l’espressione intensa, fresca e viva del varietale fatta soprattutto di fragole e piccoli frutti rossi (ciliegie). Presenti anche sentori vegetali come humus e piante aromatiche che rendono il naso più armonico.
Al gusto è ovviamente fresco con un tannino delicato che amplifica la sensazione di vino-frutto, quasi come addentare una fragola. Non lo sento secco in assoluto… mi sembra che vi sia un piccolo residuo zuccherino.
Abbastanza equilibrato e di media struttura questo Frappato è un vino da bere a cuor leggero, durante i pasti, che mi ricorda in qualche modo i buoni lambrusco mantovani (il lambrusco è un vino molto sottovalutato secondo me).
Di media persistenza rimane una nota pseudo-aromatica e una modesta sensazione di calore dovuta ai 13 gradi.
Vino da servire fresco a 15-16° in estate, un paio in più in inverno, che sarebbe interessante abbinare anche a primi e secondi piatti pesce (al forno) non troppo impegnativi.