Mercoledì scorso si è svolto all’hotel Michelangelo, in piazza Savoia a Milano, il Moscato Wine Festival in tour, evento organizzato da Gowine.
Dapprima una piccola critica: la stanza dove si è svolta la degustazione era un po’ troppo piccola per tutti gli intervenuti, col risultato che faceva molto caldo e che prima di degustare i vini bisognava attendere un po’. Ma allo stesso tempo proprio la tanta gente presente dimostra la risposta degli appassionati a questo tipo di manifestazione.
In degustazione c’erano: i vini di quattro produttori che presentavano in toto i loro prodotti (non solo moscato) più una serie di moscato rappresentanti le diverse zone d’Italia che andavano dalla Valle d’Aosta al Trentino, dalla Lombardia alla Puglia, Isole comprese. Ovviamente i più presenti erano moscati provenienti dal Piemonte (moscato d’Asti su tutti) e quelli siciliani.
Per la degustazione c’era quindi l’imbarazzo della scelta ho così deciso di provare quattro prodotti completamente diversi ma con un solo denominatore comune: il moscato.
Vada Mosca Bianca 2016 – Guido Vada mi ha presentato un suo nuovo prodotto ottenuto con il 100% di uve moscato. Una parte è stata ottenuta con macerazione sulle bucce (come avviene per i rossi). Una parte è stata fermentata in barrique di terzo passaggio. L’ho provato con un po’ di parmigiano e l’abbinamento mi risultava azzeccato. Avendo a disposizione il produttore mi sono fatto consigliare il miglior abbinamento per lui: “piatti salati, parmigiano e frittura di pesce”.
Moscato dolce Ribota 2016 – Boeri Alfonso. Al bicchiere si presenta di un bel colore paglierino (il contrasto di temperatura vino / ambiente ha creato appannamento nel bicchiere rendendo la foto poco nitida). I profumi sono quelli classici del moscato con prevalenza di albicocca , scorza d’arancia e vaniglia. In bocca la sua dolcezza prende tutto il palato ma senza essere stucchevole. Provato con dei dolcetti al burro il brand ambassador che lo presentava ce lo ha consigliato con del gorgonzola.
Moscato di Siracusa 2014 Fausta Mansio
Ho scelto questo Passito, sempre ottenuto da uve Moscato, per premiare il tentativo di questo piccolo produttore che, insieme ad altri, stanno cercando di far rivivere un vino storico conosciuto fin dall’antichità ma che negli ultimi anni si era perso.
Nel bicchiere si presenta con un bel colore giallo ambrato. Al naso si sentono profumi persistenti di fico secco, confettura di Albicocca e uva passa che vengono confermati in bocca dopo il primo assaggio. Ovviamente dolce con un buon grado alcolico ma, grazie alla sua acidità, questo passito risulta perfettamente bilanciato. L’ho degustato con del parmigiano e un taralluccio e con entrambi si sposavano molto bene.
Grappa di Moscato Riserva 2014 – Distilleria Revel Chion. Questa grappa di vinacce di uve moscato matura diciotto mesi in botti di rovere. Nel bicchiere si presenta con un bel giallo dorato . Il profumo predominante, come ci ha indicato chi ci ha descritto il prodotto, è quello della salvia. In bocca risulta calda e stranamente dolce. Si riesce a bere bene a fine pasto come digestivo e, forse un’eresia per una grappa, io l’ho apprezzata anche con un biscotto al burro.
All’anno prossimo, Moscato Wine Festival in tour!