Anch’io non vedo l’ora di andare in vacanza dopo un anno di lavoro, a ricaricare le batterie. La mia Sicilia mi aspetta! E mi attendono mangiate di ricci di mare, pasta con le vongole, pesci di ogni tipo, e poi ancora leccornie tipicamente estive che da sempre caratterizzano la cultura isolana (vedi caponata di melanzane uber alles).
Vi è venuta fame? E’ normale, succede anche a me ogni volta.
Vogliamo parlare poi di quelle volte che, in riva al mare, al tramonto dopo una nuotata disintossicante, mi sono trovato in attesa di una cena degnamente accompagnata che fosse perfetta conclusione della giornata?
E quante volte ancora ho pensato che per coronare quel momento sereno, sacro, sarebbe bastato davvero poco, anche un singolo calice di bollicine per dire, o un aperitivo leggero in compagnia.
Lo so lo so. Sono frasi tipiche da terrone trapiantato (quale sono) a Milano. La nostalgia della terra madre …
Comunque sia, la “calura” estiva richiede freschezza, e non c’è niente di più fresco dei vini che vi presento oggi….a parte una birrozza ghiacciata da 66cc bevuta d’un sorso sotto il sole di mezzodì.
Ehi! Scherzavo! Don’t try this at home…Congestione assicurata!
Dunque da dove cominciamo?? Ne abbiamo provati parecchi quest’anno…

1
C’è il Kotzner 2011 rosato da uve Merlot di Armin Kobler che tanto rosato non sembra, soprattutto per il tannino. Una chicca dalla mineralità calcarea e profumo di fragola con finale sapido e ritorni balsamici. Abbinatelo a tutto pasto…anche con secondi piatti di carne bianca, come chiede Armin.
2
Mai sentito parlare di lambrusco? A me piace quello “moderno”, mi scuseranno gli integralisti, ma l’Otello nero di Lambrusco di Ceci è un ottimo esempio della categoria e (per quanto mi riguarda) rappresenta insieme all‘Enrico Cialdini di Cleto Chiarli, il “very best of”. Tanta frutta rossa profumatissima, spuma fine e persistente, delicatezza vellutata a tutto tondo. Servire a 13-14 gradi per goduria assicurata.
3
Ancora un rosso dai ma questa volta fermo. Il Lazio rosso Alea Viva di Occhipinti da uve Aleatico è un vino di media struttura, abbinabile a primi piatti al pomodoro (sto pensando al pesto alla trapanese in questo momento..) leggero e molto fruttato sia al naso che in bocca.
4
Continuiamo imperterriti su questa linea… I rossi in estate hanno il loro perché! Eccome.
Il Frappato di Valle dell’Acate è leggerissimo e va bevuto fresco. Praticamente non ve ne accorgete. Piante aromatiche, fragole e altri frutti rossi la fanno da padrone. Da bere a cuor leggero potrebbe far bella figura con piatti di pesce…
5
Lo scorso anno in occasione di un mega pranzo organizzato da amici di amici per non ricordo quale evento ho provato il Catarratto Terre di Ginestra di Calatrasi. Zero aspettative per un vino a me sconosciuto.
Ebbene €6.70, da quanto ricordo, ottimamente spesi. Fresco, giovane, accattivante si lascia andare ad agrumi e frutta esotica. Mi spiazza per questa particolare complessità in bocca che amplia il sorso.
Economico e molto gradevole. Da provare.
6
Una menzione speciale per il Saten Sansevè di Monterossa è doverosa. Molti conoscono il più blasonato Cabochon della stessa cantina che tra l’altro è veramente un prodotto super da bere e ri-bere; il saten Sansevè però è superiore per fascino, finezza e suadenza. Fantastico sotto ogni aspetto, morbido e setoso. Perfetto come accompagnamento dall’antipasto al secondo di pesce ma anche a solo. 
Non stanca.
Mai.
7
Terzavia di De Bartoli ovvero come ti spumantizzo il Grillo. Non finirò mai di ripetere che è un prodotto eccezionale. Non aggiungo altro. Leggete il resto qui.
8
Per tutti quelli che “aperitivo estivo=prosecco” propongo il Miraval di Bellenda; un extra dry non troppo dolce, accattivante dalla schiumosità soffice e marina.
9
Ancora rosè ma metodo classico. Il Calepino propone un Brut Rosè che si porta via a 17€ circa in cantina (molto più in enoteca). Vale ogni centesimo. I lievi sentori di crosta di pane e lieviti si bilanciano ottimamente con un’acidita briosa e sentori agrumati. Pieno in bocca e lungo fa la sua gran figura durante il pasto.
10
…and last but not least, come decimo partecipante il mio campanilismo mi porta ancora una volta a inserire una bollicina siciliana. 
Ah! Se prendessi un centesimo per ogni vino siciliano presente in questo blog avrei già messo da parte un bel gruzzolo! Ma non è così…
Dunque, volevo chiudere in bellezza con il Metodo Classico base di Milazzo (che tra l’altro riproverò in questi giorni quindi aspettatevi prima o poi un articolo) ma, parlando di chicche mi sembrava doveroso citare la new entry D-Zero Rosè, sempre di Milazzo, da Inzolia rosa e Chardonnay che è anche pas dosè. I quattro anni sui lieviti e la “scientia” del produttore (è latino… non so come mi è venuto in mente ma mi piaceva e faceva figo, o almeno lo voglio credere…) hanno reso il D Zero un prodotto fra l’ottimo e il superbo. Se solo si potesse trovare più facilmente in enoteca…
Io vi ho parlato di ciò che spero di assaporare. Certamente ognuno di noi ha le sue preferenze… Voi per esempio cosa berrete o vorreste bere questa estate?