Amiche ed amici, eccoci a spargere pillole di buon bere, con i i produttori del sud e delle isole che secondo noi non dovreste perdere al prossimo Vinitaly.
La posizione dello stand di ciascun produttore è stata desunta direttamente dal sito del Vinitaly, catalogo espositori 2015.
L’InviNato Speciale ha partecipato attivamente alla selezione.
L’InviNato Speciale ha partecipato attivamente alla selezione.
Basilicata
Carbone Vini: padiglione 8 stand D8 D9 06
Non vi segnaliamo un vino rosso, come sarebbe facile aspettarsi, ma un minerale Fiano proveniente da vigneti a 550 metri sul livello del mare: grandi escursione termiche, vinificazione in acciaio, terreno vulcanico. Devo aggiungere altro?
Struzziero: padiglione 7 stand F6
Nel Comune di Venticano, in provincia di Avellino e nel cuore del Taurasi sorge l’azienda Struzziero. Il capostipite, Elisiario Struzziero, fondò l’azienda nel 1920 oggi condotta da Giovanni Struzziero in collaborazione col figlio Mario. Il vino che vi consiglio è il Taurasi Campoceraso, un aglianico di straordinarie capacità di invecchiamento.
Nanni Copé: padiglione B
Un nostro piccolo, grande motivo di orgoglio. Conoscevamo e consigliavamo Sabbie di Sopra il Bosco già prima dei riconoscimenti che il blend di Giovanni Ascione ha collezionato. Una chicca, di più: una gemma.
Calabria
Cantine Viola: padiglione 2
Come potremmo ignorare il Moscato di Saracena?! Una rarità ottenuta da uve guarnaccia, malvasia e moscatello di Saracena, vinificate con metodo tradizionale che prevede la concentrazione del mosto delle prime due uve a cui si aggiunge quello ottenuto dall’appassimento del moscatello. Il risultato è un sorso dolce di tradizione e qualità.
Angelo D’Uva: padiglione 8 Stand E2 – E3
Un’azienda dalla spiccata impronta familiare, che proietta nei propri vini lo spirito tradizionale che li caratterizza: vini diretti, puliti e sinceri. Tra questi andremo a provare il Tintilia del Molise Lagena, il rosso molisano per eccellenza.
Puglia
Polvanera: padiglione 11 stand C5
Chi “mastica” vino probabilmente conosce già questa azienda di Gioa del Colle, che in poco tempo ha scalato le classifiche di gradimento, grazie al lavoro di Filippo Cassano. Particolare attenzione per il Primitivo Gioa del Colle 17, un vino caldo e materico, certo, ma in grado di travolgere il palato grazie alla innata eleganza.
Bonavita: padiglione 12 Stand A5 D6 94
Un fazzoletto di terra a 250 metri sul livello del mare incastonato tra lo Stretto di Messina e boschi secolari è il luogo dove nasce il Faro, ottenuto dai tre vitigni autoctoni nerello Mascalese, nerello Cappuccio e nocera. Un vino fatto come una volta, nel pieno rispetto dell’uva e dell’ambiente circostante; fatto come una volta, certo, ma senza dubbio rivolto al futuro perché del Faro Bonavita ne sentiremo parlare a lungo.
Sardegna
Siddura: padiglione 8 stand H6
In quel di Luogosanto, nel cuore della Gallura, questa giovane azienda produce, fra gli altri, il Vermentino di Gallura Superiore Maìa. Non il solito vermentino, ma un prodotto ben equilibrato, dove corpo e struttura duettano con l’energia e la vitalità tipica del vitigno. Un sorso di Sardegna.