I rossi giovani, briosi, quelli che vanno bevuti a garganella insomma, fanno spesso da apripista a prodotti via via più blasonati e interessanti fino ad arrivare al “top di gamma” con le sue basse rese per ettaro e selezioni estreme.
Vigneti Gulfi – Casa Canziria
http://www.gulfi.it/photogallery_vineyard.html 

Poco tempo fa ho provato il Rossojbleo 2012 di Gulfi, non tanto per farmi un’idea della cantina che conosco già, ma proprio per capire fin dove si poteva spingere anche il loro base.
E allora conosciamolo meglio questo rosso.

Parliamo di 100% Nero D’Avola, o “Calabrese” che dir si voglia, da viti giovani coltivate a circa 450 metri di altitudine in terreni argilloso/sabbiosi.
Va benissimo un tulipano di media dimensione.
Rosso rubino scuro, di media consistenza, mostra più di qualche particella in sospensione dovuto, penso, più alla volontà di non filtrare piuttosto che a qualche problema.
Il naso, di media intensità, è profumato come piace a me e si apre a forti note di macchia mediterranea, terra e radici, buccia d’arancia e fiori, prugna fresca e, sul finale, lieve nota vegetale di fieno.
Mi viene in mete la campagna, l’entroterra siciliano in una calda giornata primaverile dopo la pioggia, dove una leggera brezza ancora fresca porta con sé i profumi dei campi.
In bocca è fresco, piacevole e leggero, con un tannino centrale che presenta ancora qualche spigolatura qua e là ma che risulta comunque fuso e non irruento. Di media complessità e corpo ha anche una discreta, presistenza.
E’ un vino che dimostra una buona briosità che seppur giovane, nel senso che essendo un vino da pasto non dobbiamo invecchiare per poterlo apprezzare, mostra tutto il potenziale dei prodotti di categoria superiore.
Insomma è un ottimo biglietto da visita!
Con cosa si abbinia? 
Antipasto di tocchetti di salsiccia (manco a dirlo palermitana) cotti in padella con riduzione di aceto balsamico. Provare per credere e servire a 14 gradi.
Si porta via per 11€ in enoteca… Buon vino e buon pranzo!