Il meteo a Milano non è stato clemente, lunedì 11 dicembre. Tutta la giornata è stata intrisa di quella pioggia mista a neve, che produce un effetto che in Sicilia si definisce azzuppaviddano.
Ci ha pensato FIVI Toscana a portare un po’ di sole, anche solo metaforico, con l’organizzazione di Aperitivo con il toscano, con la partecipazione di venticinque produttori che in cinque luoghi del vino della città hanno spiegato e fatto assaggiare i propri prodotti.
Noi siamo stati al Cinghiale Rosso, dove abbiamo potuto provare, tra gli altri, i vini di Terenzuola da Fosdinovo: Ivan Giuliani è un tipo coriaceo e già dopo pochi minuti di conversazione si capisce che è persona estremamente competente.
“Il vermentino deve guardare il mare e deve guardare il sole” , dice Ivan mentre versa il suo Colli di Luni Fosso di Corsano 2016. È un vino che riscrive il carattere del vitigno: alla cieca ingannerebbe più di un degustatore. Floreale già di primo acchito, con ricordi mediterranei tipici del vermentino sardo e profuma nitidamente di biancospino e ginestra. Poi inediti sbuffi balsamici di salvia, rosmarino, alloro. Se il naso sorprende, la bocca impressiona ancora di più, per slancio e soprattutto corpo. L’alcol c’è ma non si avverte: si percepisce piuttosto una rotondità, forse data dall’affinamento sur lie. L’acidità è rigorosa, affilata e ben integrata nel sorso.
L’AperiToscano prosegue con il Vermentino Nero 2016, un vitigno che era sparito negli anni quaranta, e che è stato resuscitato da poche coraggiose aziende vinicole, tra cui Terenzuola. L’origine non è del tutto certa: chi parla di incrocio tra pinot nero e gamay, o tra monastrell e parraleta, chi di contaminazione del vermentino bianco. Quello che adesso so è che questo vino è… speciale: rubino luminoso, non molto concentrato. I profumi ricordano vini come il ruchè, ma con maggior finezza: anima fruttata, certo, ma non per questo privo priva di eleganza. Attacco acido, tannino vegetale eppure lieve, bocca svelta, dinamica, persistente. Bisogna provarlo, almeno una volta. Poi, mi farete sapere.