Tre parole so di tedesco e le ho scritte direttamente nel titolo… Beh ecco forse anche i numeri fino a 10. Non so se sia sufficiente per farmi ottenere la cittadinanza onoraria, o per ottenere il passaporto di ambasciatrice dei vini altoatesini (forse più amatrice)… insomma adottatemi! Che vi devo dire, questa volta sono proprio di parte. Io, i vini dell’Alto Adige, li adoro!!! Incondizionatamente.
Ma veniamo ai fatti. Martedì 4 ottobre alla sede
AIS di Milano, si è svolta, in collaborazione con il
Consorzio Vini dell’Alto Adige, una serata pressoché perfetta. Non totalmente perfetta perché forse gli ultimi vini, assaggiati a un’ora assai tarda, avrebbero meritato più tempo. Questa l’unica osservazione che posso fare di una serata davvero speciale.
Andiamo in ordine. Innanzitutto il titolo dell’evento è Alto Adige: Terra di Vini – Vini alpini dal fascino mediterraneo. Tenete presente queste parole perché ricorreranno più volte nel corso della serata.
Arrivo al desk di registrazione e per i presenti sono disponibili una bella mappa dell’Alto Adige di carta spessa, una pubblicazione contenutisticamente interessante, con ottima grafica e splendide immagini. Pubblicazione resa possibile dai fondi europei che, evidentemente in questo caso, vengono spesi e spesi bene per un materiale davvero eccellente.
Al tavolo insieme ai bicchieri pronti, i fogli con i vini in degustazione, già corredati dalle informazioni tecniche principali.
La serata è condotta da Pierluigi Gorgoni, degustatore, enologo e docente presso la scuola Alma. Andiamo via dopo quasi due ore e mezzo senza nemmeno accorgercene. Gorgoni appassiona perché si comprende quanto conosca perfettamente il territorio, i vini, i viticoltori e infine perché racconta, spiega in un linguaggio tecnico ma comprensibile, fluido ma rigoroso. Proprio per questo dispiace (ecco l’unica pecca della serata, come dicevo) che l’ora tarda abbia impresso una certa accelerazione per la degustazione degli ultimi vini …
La degustazione viene accompagnata alla fine da un assaggio di speck, formaggio e schuttelbrot una deliziosa focaccia secca ai semi di cumino. I vini in degustazione sono 8 e tutti di ottima qualità con un rapporto qualità/prezzo davvero incredibile. Costo della serata 25 euro. Mi spiace molto per quelli che hanno perso questa occasione. C’è altro da dire???
Consiglio per AIS Milano: mappe della zona di degustazione, schede dei vini precompilate per le informazioni tecniche sarebbero certamente apprezzate in tutte le serate!
Scusate se mi sono dilungata su questi aspetti. Tuttavia lo stesso rigore, la stessa cura e la stessa passione si ritrovano nei vini. Faccio bene il vino, lo comunico bene… insomma qui possiamo parlare davvero di un processo virtuoso che altre realtà dovrebbero prendere a modello. Sì perché se poi finalmente arriviamo a parlare dei contenuti della serata, Gorgoni ci testimonia innanzitutto come il vino dell’Alto Adige sia frutto di una politica molto intelligente, in cui davvero il Consorzio rappresenta i viticoltori, dove davvero l’unione fa la forza. E questo non può che premiare il prodotto!
Tante le sollecitazioni proposte nel corso della serata. Ne ricordo solo alcune che mi sono sembrate davvero importanti. Alto Adige come punto di confine Alpi-Mediterraneo, che significa avere profumi, fragranza associati a un calore mediterraneo. Significa anche 300 giorni di sole all’anno e 65 di nuvole precipitazioni. Padani prendete nota sigh…
Forse è arrivato il momento di passare ai vini!
Arunda – Excellor Rosé Metodo Classico Brut – 100% pinot nero, vinificato in saignet, breve contatto con le bucce, 13° vol. – Bel color cipria, perlage finissimo e persistente per un calice davvero stuzzicante. Al naso sembra di percepire l’aria fresca e rarefatta di montagna, un intenso e fragrante profumo di erbe alpine, fragolina e ancora una nota citrina, poi tiglio e camomilla, e una piacevole nota di crosta di pane. In bocca un’ottima freschezza si accompagna a una grande qualità di bolla, sapido, cremoso e davvero persistente, torna il citrino in bocca, stavolta più attenuato, da acqua canarina.
Kornell – Pinot Bianco Eich 2015 – 100% pinot bianco, 13° vol. – Un paglierino davvero brillante con qualche raggio di sole dorato. Un naso intenso di mela, cenere che integrandosi alla nota fruttata dà vigore che troviamo anche al gusto. La bocca piacevolmente foderata e cremosa, una nota “verde” di struttura che si accompagna magicamente con un calore mediterraneo, con una leggera nota citrina.
Cantina San Michele Appiano – Sauvignon Sanct Valentin 2015 – 100% sauvignon, 14,5° vol. – Un paglierino consistente e carico. Naso davvero di grande intensità: bosso ma anche una dolce nota fruttata di pesca tabacchiera, di sambuco. Fresco, sapido e persistente. Intenso e nota pseudocalorica importante.
Tiefenbrunner – Muller Thurgau Feldmarschall von Fenner 2013 – 100% Muller Thurgau, 13° vol. – Adatto per quelli che snobbano questo ibrido, perché si dovranno ricredere. Paglierino ma con la voglia di sole che l’ombreggia placidamente di qualche riflessuccio dorato, ha un naso intenso di pietra focaia, una mineralità rocciosa. In bocca risulta più aromatico, con sentori di pera coscia, glicine, grande ricchezza minerale, sapidità e persistenza.
Cascina Colterenzio – Gewurztraminer Atisis 2014 – 100% gewurztraminer, 14,2° vol. – Si presenta di un bellissimo dorato di grande consistenza. Un naso intenso di lychee, peonia e rosa rosa, lavanda. Un naso che di pulito, di sapone di Marsiglia. Ma anche una dolcezza di miele d’acacia. In bocca un’ottima corrispondenza gusto-olfattiva, a cui possiamo aggiungere anche il pompelmo rosa, il retrogusto amarognolo tipico degli aromatici è praticamente assente.
Cantina Kaltern Caldaro – Lago di Caldaro cl. sup. Pfarroff 2015 – 100% schiava, 13° vol. – Che porpora brillante per un calice davvero interessante per un vitigno spesso snobbato ma che invece dà – come in questo caso – un vino eccezionale. Il naso intenso si apre con la fragolina di bosco, ma si evidenzia anche una nota speziata e gentile di pepe bianco, di vinosità e freschezza. Addirittura di creta da cuocere. Tanta struttura al palato, ottima sapidità e corrispondenza gusto-olfattiva.
Pfitscher – Pinot Nero Riserva Matan 2013 – 100% pinot nero, 14° vol. – Rubino, consistente, al naso la vaniglia, tipica del rovere, si accompagna a profumi più tostati di caffè, ai quali aggiungere quelli di mora e mirtillo. In bocca ritroviamo gli stessi sentori, accompagnati da una leggera nota amaricante sul finale.
Elena Walch – Lagrein Riserva Castel Ringberg 2011 – 100% lagrein, 14° vol. – Un rosso impenetrabile di grande consistenza. Al naso frutta scura sotto spirito, cioccolato fondente, distillato di mirtillo. In bocca prugna, caffè nero, tostatura, confettura di frutti neri si fondono in una beva di grande persistenza e concentrazione.
Sono uscita più che soddisfatta. A quando la prossima?
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