Pensavate che vi avremmo abbandonati? Mai! Anche questa settimana Appunti di degustazione raccoglie le notizie più interessanti e divertenti della settimana, per rimanere aggiornati in ambito food & wine. Eccole le nostre AppuntiNews!
Uno Cheval blanc… blanc!
Château Cheval Blanc aggiunge un vino alla propria produzione e sarà un vino… diverso: a fine mese esordirà infatti Le Petit Cheval Blanc, vendemmia 2014, un sauvignon in purezza destinato a diventare l’alter ego in bianco di Petit Cheval, il secondo rosso della Casa, dopo il celebre Château Cheval Blanc. Il progetto di un AOC Bordeaux Blanc è stato messo in cantiere già otto anni fa, con l’acquisto di un vigneto di sei ettari e mezzo coltivato a sauvignon e semillon, recuperando anche vieilles vignes, con più di quaranta anni di età. Questa prima annata avrà solo 4.500 bottiglie, anche se le intenzioni sono di raggiungere una produzione di 20.000 bottiglie l’anno. Prezzo? Secondo Decanter.com, Le Petit Cheval Blanc sarà in vendita sul mercato inglese al prezzo indicativo di 100 sterline (117 euro circa): li varrà? Al calice l’ardua sentenza!
Tutto liscio come l’olio? Non proprio
Se per il vino italiano la produzione quest’anno sembra andare a gonfie vele, non si può dire altrettanto per l’olio. Secondo la Coldiretti la produzione di quest’anno ha subito un crollo del 38%, con un valore vicino ai minimi storici di sempre, con effetti inevitabili sui prezzi. Cali produttivi anche in Grecia (-20%) e in Tunisia (-21%). Con questa tendenza – spiega Coldiretti – la conseguenza non può che essere un forte aumento del prezzo: i prezzi per l’extravergine alla borsa merci di Bari, la più rappresentativa a livello nazionale, nell’ultima settimana sono balzati del 14% rispetto a inizio anno.
A cena dietro le sbarre
Dopo la positiva esperienza di InGalera, primo ristorante dietro le sbarre nato nel 2015 nella casa di reclusione di Milano Bollate, un altro carcere si prepara alla ristorazione di qualità: si tratta del Lorusso e Cutugno di Torino, dove il 21 ottobre, inizierà l’avventura del ristorante Liberamensa. Il ristorante proporrà in menu tanti ingredienti made in carcere, dal pane fatto con il lievito madre alla pasta fresca, dallo zafferano ai dolci. Tra i tavoli e a i fornelli ci saranno detenuti, desiderosi di riscatto e che sono stati adeguatamente formati. Una sfida quindi: per i detenuti ma anche per i clienti, chiamati a superare naturali diffidenze e pregiudizi.
Caporalato in Langa
Il fenomeno del caporalato legato alla vendemmia è arrivato anche in Langa. Un pregiudicato trentenne, è stato denunciato per aver fatto da mediatore per la manodopera straniera impiegata nella raccolta dell’uva, trattenendo illecitamente soldi sia per l’alloggio che per ogni ora di lavoro. I controlli delle autorità sono stati eseguiti nei pressi di Mango dove sono stati identificati una settantina di braccianti agricoli stranieri, le cui condizioni socio-abitative erano caratterizzate da inaccettabile degrado: i lavoratori infatti erano stipati in una stanza che avrebbe potuto ospitare non più di dieci persone.
Gli speciali del Gambero Rosso
Anche quest’anno la Guida del Gambero Rosso ha anticipato al pubblico la lista dei nove premi speciali, per altrettante categorie che sintetizzano tutto il lavoro che c’è dietro la redazione della guida. Un modo di omaggiare piccole o grandi realtà meritevoli e una cartina tornasole importante per cercare di capire in che direzione sta andando il mondo del vino. Ecco, dunque, i magnifici nove:
Rosso dell’anno:
Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2013 Chiaromonte
Bianco dell’anno:
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Misco 2015 Tenuta di Tavignano
Bollicine dell’anno:
Dolce dell’anno:
Tal Lùc Cuvée Speciale Lis Neris
Cantina dell’anno:
Miglior Rapporto Qualità Prezzo:
Pecorino 2015 Tiberio
Viticoltore dell’anno:
Aimone Vio (BioVio)
Cantina Emergente:
Premio per la Viticoltura Sostenibile: