Era nella mia lista di vini da bere. Ci eravamo incontrati qualche anno fa e fu subito feeling. Diverso tempo senza incrociarsi non hanno scalfito il ricordo e così, alla prima occasione, me ne sono procurato un’altra bottiglia. 

Sto parlando del Dule Cannonau Riserva prodotto da Giuseppe Gabbas, ai piedi del Supramonte. 
L’azienda, al suo trentesimo anno di attività, vinifica perseguendo un ambizioso progetto: produrre vini eleganti fedeli alla territorialità.

Il Dule, dal nome del vigneto, è un vino per cui le parole per descriverlo non sempre bastano, un prodotto che ha bisogno di tempo, nel calice, per esprimersi come meglio sa. 
Un vino intimo e profondo, custode di un territorio di grande vocazione vitivinicola, caratterizzato da terreni di origine granitica, supportati da una frequente brezza proveniente dal mare.
Dule 2010 è vestito di rubino con lampi granati; la grande consistenza preannuncia le sue caratteristiche. Naso speziato e scuro, con note di terra bagnata, corteccia, viola, rametto di liquirizia, frutta rossa spiritata. 
In bocca ha una bella freschezza, indispensabile per sostenere la forza alcolica di un vino ricco di personalità. Il finale non è appesantito e anzi scorre leggiadro, accompagnato da ritorni di frutta rossa. L’ideale per abbinamenti tradizionali, come il porceddu, il maialino da latte cotto al forno, una delle prelibatezze della cucina sarda.