Tutti coloro che sono passati da un testo di enografia internazionale, almeno una volta nella vita si sono imbattuti nella più famosa ed estesa zona vitivinicola sudafricana, il Distretto di Stellenbosch, nel Capo occidentale del Paese.
Come spesso accade nei territori vocati, è l’incrocio di condizioni ambientali e storiche a generare le circostanze che diventano tradizione: nella seconda metà del 1600 gli ugonotti olandesi, in fuga dalla persecuzioni di Luigi XIV, si insediarono nella neonata cittadina, portando con sé conoscenze e barbatelle francesi. Il cima caldo delle valli e quello decisamente più temperato alle altitudini maggiori ha determinato congiunture favorevoli per coltivazioni di qualità, sia per la bacca nera che per la bianca.
I vitigni internazionali sono, quindi, i più diffusi, in particolar modo quelli da taglio bordolese.
Il Cabernet Sauvignon 2008 Waterford Estate a dispetto del nome non è monovitigno ma conta sull’apporto di merlot e cabernet franc, che lo caratterizzano senza spersonalizzarlo.
Sia chiaro: siamo lontani dai vini dell’Haut Médoc classici, dove il taglio delle uve concorre al raggiungimento di un prodotto armonico, sintesi calibrata di ciascun componente.
In questo vino sudafricano, invece, si possono agevolmente individuare i singoli caratteri varietali, senza tuttavia considerare scomposto il gusto finale.
L’apporto del legno, inoltre, qui è fortemente invasivo, nonostante si sia cercato in fase di vinificazione la giusta proporzionalità tra legni vecchi e nuovi.
Ad una buona consistenza visiva segue naso speziato e “scuro”, ampio, caratterizzato da sentori di china, fiori secchi, geranio, pepe bianco, liquirizia, inchiostro e nota ematica; permanente la nota boisé.
In bocca ha buon equilibrio, dove l’alcol ben duetta con l’acidità ed il tannino è ormai composto.
Di gran personalità, non fa nulla per nascondere l’anima da cabernet sauvignon, forgiando un sorso coriaceo, secco e completo, da cui la nota erbacea ha facile ritorno.
E’ il vino adatto per i brasati o gli spezzatini, anche di selvaggina.