L’ho bevuto in enoteca il 10 Luglio 2012 dopo una minuziosa selezione ad esclusione fra Nord-Centro-Sud; gli altri candidati erano:

  • Le Pergole Torte, Montevertine (non ricordo l’anno) per il Centro.
  • Enta Rosso Quota 600, Graci (anche quì come sopra) per il Sud.




Permettetemi di aggiungere che prima del Cascina Francia abbiamo aperto il Frappato di Arianna Occhipinti. Buono, buono, BUONO. Necessita acquisto (ulteriore) e recensione ;).

Piovigginava a tratti; temperatura esterna sui 26-28 gradi comunque. Decisamente caldo per un rosso importante, no? Ebbene…NO!!
Raggiunta la temperatura di servizio dopo qualche minuto di sosta nel seau a glace (secchiello del ghiaccio, ma in Francesce fa più figo), mi appresto, ignaro, alla degustazione.
Il Cascina Francia si presenta limpido, rosso rubino intenso, scuro e impenetrabile, consistente.
I profumi si spandono già durante la mescita… non occorre avvicinare il naso al bicchiere ma lo faccio comunque! Non voglio perdere nemmeno un attimo!
Molto intenso, ampio.
Eccellente.
Al naso è balsamico, fruttato, speziato, minerale. Spiccano gradevoli note balsamiche di erba trita – rosa direi, mela cotta e altri frutti a polpa rossa, agrumi (arancia), chiodi di garofano, una delicata tostatura…
Oh yes!
In bocca entra morbido, setoso, suadente. Caldo, si, ma bilanciato da una discreta freschezza, dal tannino delicato e dalla buona sapidità sul finale.
Robusto ed equilibrato, di grande struttura, non finisce…lo assapori quasi ad libitum. Decisamente persistente. Un vino che evolve nel bicchiere (30 minuti più o meno) quando tannicità e sapidità si fondono al meglio. Andava aperto almeno un’ora prima ovviamente…
In una parola lo definirei “emozionante“. 93-95/100 piccola indecisione, ci sta 😉
Viene da chiedersi se un vino eccellente e armonico come questo possa esprimersi ancora meglio nel tempo.

Indubbiamente.