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Potete giurarci: l’estate vera, quella delle temperature sopra i trenta gradi, arriverà all’improvviso, anche se fino ad ora la stabilità meteorologica ha un po’ latitato. State tranquilli, le prove costume ed i relativi sacrifici a tavola e in palestra non saranno stati vani!
Per mantenere la linea ma assicurarci comunque le giuste dosi di energia vi proponiamo un piatto tipico della cucina siciliana, leggero, nutriente e gustoso: gli involtini di spigola, nella nostra personalissima rivisitazione con pesto di pistacchi e caponata di melanzane.
La spigola – conosciuta anche come branzino o pesce lupo – è un pesce di mare predatore dei bassi fondali, ed è in grado di risalire i fiumi anche per parecchi chilometri. La sua livrea argentata ed il muso appuntito rendono il suo aspetto inconfondibile ed è facile individuarla sui banchi delle pescherie. Ha un sapore delicato e si presta a molti tipi di cottura, dalla classica arrosto fino alla cottura al vapore; è anche pratica in quanto possiede lische piuttosto grandi facilmente estraibili.
La nostra spigola è stata acquistata da un pescivendolo di fiducia, che garantisce la provenienza da pesca in mare aperto.
Dopo aver sfilettato e spellato il pesce, si preparano gli involtini lasciando all’esterno la parte senza pelle; il ripieno è un
mix di pan grattato, parmigiano reggiano, capperi tagliati a pezzettini e polpa di pomodoro fresco, sale, olio e un pizzico di prezzemolo tritato. Gli involtini così ottenuti vengono inseriti in uno spiedino e cotti a vapore, ottenuto da poca acqua insaporita con foglie di salvia fresca, per quindici o venti minuti.
La caponata è un piatto onnipresente nella cucina siciliana; la sua versatilità la rende perfetta dall’antipasto, al primo e/o secondo piatto, anche a distanza di qualche giorno!
Le melanzane vengono tagliate a dadi, poi fritti e uniti a un battuto di cipolla dolce, sedano, olive verdi senza nocciolo e capperi ai quali viene aggiunta la polpa di pomodoro fresco.
Il pesto di pistacchi, che in questa ricetta ha funzione perlopiù estetica ed aromatica, è stato preparato con pistacchi di Bronte, olio extravergine, pinoli ed un gheriglio di noce.
Cosa abbinare ad un piatto delicato ma persistente, come questi involtini? Noi abbiamo provato il
Pinot grigio 2013 di
Mezzacorona. Il pinot grigio ha caratteristiche olfattive intense e riconoscibili, specie di frutta, evolvendo dopo qualche anno in gradevoli note di frutta secca.
Nel nostro calice il giallo paglierino dona riflessi verdolini luminosi, a rivelare l’energia giovanile del vino; al naso è intenso e nitido, con sentori di fiori bianchi, mela renetta, albicocca fresca, miele, accenni di frutta secca e piacevole nota vinosa.
Il gusto è coerente con quanto offre l’olfatto: buona intensità alcolica, freschezza e struttura si alternano al palato, lasciandolo pulito e pronto al boccone successivo. La forza di questo pinot grigio è la semplicità in combinazione con la fragranza giovanile ed una buona struttura, che lo rende versatile e adatto anche a freschi aperitivi. Nel nostro caso il Pinot grigio Mezzacorona ha ben sposato la pietanza, accompagnandola senza sovrastarla o essere dominata dalla intensità del pesce e del suo contorno, un buon compagno per una portata estiva e stuzzicante.
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