Domenica sera di Ottobre. Uggiosa. Niente sole.

Per risollevarci decidiamo di cucinare qualcosa di diverso.

E allora zuppa di cipolle. Fatta dal sottoscritto, giusto per dire…

Necessita di abbinamento appropriato. Franciacorta dunque. Del resto è appena terminato il “Festival” omonimo.

Il Brut Saten 2008 si presenta cristallino, giallo paglierino scarico con riflessi dorati e abbastanza consistente. La bolla è fine sebbene scarsa in numero (sarà dovuto all’ottima pulizia del bicchiere? ;)), e abbastanza (poco a dire il vero) persistente.
Porto al naso il bicchiere (nuovo acquisto) tipico da Franciacorta.
Parola d’ordine: Delicatezza. I profumi si presentano sottovoce. Del resto il Saten è per antonomasia un vino femminile e infatti l’ha scelto la mia compagna.
Non particolarmente intenso o complesso si esprime leggermente aromatico, floreale, fruttato e minerale; noto frutti gialli -albicocca e mela credo.
In bocca la bollicina fine avvolge gradevolmente il palato in una soffice spuma. Si avvertono i tipici sentori di “crosta di pane” (lieviti), anche questi delicati, una giusta sapidità e una buona corrispondenza gusto-olfattiva fruttata. Il residuo zuccherino (di 10g/l) e la decisa freschezza lo rendono fine, equilibrato e armonico.
79-80/100. Un vino elegante, come le donne.